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19 Maggio 2020 – nota economica giornaliera

STATI UNITI – La Business Leaders Survey condotta fra il 4 e il 10 maggio dalla NY Fed presso le imprese che operano nel settore dei servizi registra un indice di attività a -75,8, poco variato dal mese precedente. Il clima di business segnala una situazione peggiore del normale per la quasi totalità delle imprese, a -92,9. Anche gli indici dell’occupazione(da -38,5 a -53,5), dei salari (a -18,9), dei prezzi ricevuti (-19,8) e della spesa in conto capitale (-47,7) sono in territorio ampiamente negativo.
Tuttavia, gli indicatori prospettici a 6 mesi sono in significativo miglioramento, pur restando ancora al di sotto dello zero.
I dati sono raccolti nei giorni in cui il lockdown iniziava a essere parzialmente eliminato in molti Stati e segnalano che nei mesi successivi si dovrebbe vedere un parziale recupero dell’attività e dell’occupazione.
Le domande speciali del mese rivolte alle imprese sia del manifatturiero sia dei servizi riguardano gli effetti di Covid-19. La maggior parte delle imprese riporta ampi effetti sull’attività e sull’occupazione, considerati però per la maggior parte temporanei.
Il 75% delle imprese che operano nei servizi e l’80% di quelle manifatturiere hanno fatto domanda per i fondi del Paycheck Protection Program. Fra le imprese che hanno fatto richiesta, circa l’80% delle imprese dei servizi e il 90% di quelle manifatturiere riportano di avere avuto l’approvazione per ricevere i fondi, con la restante parte in attesa di risposta da parte della Small Business Administration.

 

COMMENTI:

AREA EUROFrancia e Germania hanno annunciato che sosterranno l’iniziativa di costituire un fondo temporaneo per la ripresa, finanziato da emissioni di debito dell’Unione Europea, con l’obiettivo di intervenire mediante trasferimenti alle regioni e ai settori più colpiti dalla pandemia.
Secondo il comunicato, le erogazioni avverranno attraverso progetti dell’Unione Europea coerenti con le priorità già note (transizione verde, digitalizzazione, protezione delle catene del valore), e saranno condizionate a un “chiaro impegno degli Stati membri a seguire politiche economiche solide e un’ambiziosa agenda di riforme”.
Il fondo, che dovrebbe coincidere con “lo strumento per la ripresa” menzionato dalla presidente della Commissione von der Leyen la scorsa settimana, sarebbe di 500 miliardi di euro.
Il piano di rimborso delle obbligazioni sarà a lungo termine.
La proposta non rappresenta una ‘mutualizzazione’ del debito pubblico, perché il controllo sulla spesa resterebbe nelle mani della Commissione Europea, lo strumento è una tantum e la concessione degli aiuti è condizionata; tuttavia, si allontana dal meccanismo dei prestiti fin qui seguito, e rappresenta una risposta più costruttiva al problema del livello del debito pubblico di alcuni paesi europei, fra i quali l’Italia.
La Commissione in passato aveva accennato all’utilizzo di 3 anni di flessibilità del piano finanziario pluriennale, che sarebbero ammontati a circa 320 miliardi; la proposta formale della Commissione, che dovrà tenere conto anche della proposta franco-tedesca, è ora attesa per il 27 maggio.
Il documento franco-tedesco menziona anche la necessità di introdurre un livello minimo di tassazione e un regime di equa tassazione dell’economia digitale nell’Unione.

BCE – In un’intervista pubblicata da 4 quotidiani europei, la presidente Lagarde è tornata a ribadire che la dimensione del PEPP potrebbe essere modificata, se necessario, e che tale strumento è ritenuto oggi più adatto rispetto alle OMT.
La BCE valuta in 1000-1500 miliardi il maggior fabbisogno generato dalla crisi nel 2020, più di quanto stimato dalla Commissione Europea nelle sue previsioni di maggio, e non tutti gli Stati potrebbero essere in grado di far fronte autonomamente alle esigenze.
Per quanto riguarda il Recovery Fund, secondo la presidente della BCE la combinazione migliore sarebbe quella di combinare erogazioni tramite trasferimenti a fondo perduto e crediti con scadenza molto lunga e a tassi contenuti.

STATI UNITI – Covid-19 update
Contagi 1.508.598, nuovi contagi 21.600,decessi 90.353, guarigioni 283.178 (Fonte: JHU).
La NY Fed prosegue sul sentiero di tapering degli acquisti di Treasury. Nell’aggiornamento settimanale dell’operatività, la NY Fed indica acquisti programmati di Treasury per circa 30 mld fra il 18 e il 22 maggio, con una media di circa 6 mld al giorno, in calo da 7 mld al giorno della settimana precedente.
– La Fed ha diffuso il testo che Powell presenterà oggi durante l’audizione alla Commissione bancaria del Senato sul CARES Act e sui programmi di prestiti della Fed, a cui parteciperà anche il Segretario del Tesoro Mnuchin.
Il punto principale del testo di Powell è che, in questo periodo straordinario di rapidissimo crollo dell’attività economica e di violento rialzo della disoccupazione, la Fed “è impegnata a usare l’intera gamma di strumenti per sostenere l’economia, riconoscendo che questo sforzo è parte di un insieme più ampio di misure attuate dal settore pubblico.
Il testo ricalca gli interventi di Powell dell’ultima settimana (intervista televisiva di domenica, v. Macro Flash di ieri, e discussione al Peterson Institute di qualche giorno prima), con una guida ragionata alle misure attuate dalla banca centrale in questi mesi, guidate dal mandato della Fed per raggiungere la massima occupazione e la stabilità dei prezzi, e promuovere la stabilità dei mercati finanziari.
Con particolare riguardo al CARES Act, oggetto dell’audizione di oggi, Powell ricorda che l’istituzione delle facility per i prestiti al settore privato è attuata in congiunzione con il Tesoro, e permette alla Fed di erogare risorse fino a 2,6 tln di dollari, con la disponibilità di 454 mld per coprire possibili perdite collegate all’erogazione del nuovo credito. In questo settore di interventi, la Fed si impegna a essere totalmente trasparente, comunicando su base mensile tutti i dettagli sui programmi di prestiti.
Durante l’audizione è possibile che Powell descriva nuovamente lo scenario macro delineato nei recenti interventi, con una ripresa incerta e graduale dal 2° semestre in poi, con un tasso di disoccupazione molto elevato e un livello del PIL al di sotto di quello pre-pandemia probabilmente almeno ino alla fine del 2021. Nell’audizione Powell dovrebbe però sottolineare ancora che gli strumenti a disposizione della Fed sono efficaci e hanno ancora margini per aumentare lo stimolo monetario in caso fosse appropriato.

 

MERCATI VALUTARI:

USD – Il dollaro ha aperto la settimana in calo su di un generalizzato miglioramento di sentiment di fronte al diffuso allentamento delle misure di contenimento e alla notizia di primi parziali risultati positivi di un vaccino contro il coronavirus. Anche il rafforzamento dell’euro ha fatto la propria parte.
I dati USA di oggi sono attesi negativi, ma l’intervento di Powell, in linea con le più recenti dichiarazioni, potrebbe rinsaldare il sentiment ribadendo che la Fed ha ancora ampi margini di manovra per contrastare la crisi e ripetendo che l’opzione di tassi negativi non è contemplata.
Se la risk aversion scende ulteriormente anche il dollaro dovrebbe fare altrettanto.

EUR – L’euro ha aperto la settimana in ampio rafforzamento da 1,0798 a 1,0942 EUR/USD sulla proposta franco-tedesca per l’istituzione di un “recovery fund” finanziato attraverso emissioni di debito dell’UE a favore di regioni/settori più colpiti dalla pandemia. In attesa di indicazioni da parte della Commissione Europea, che dovrebbe esprimersi domani, l’euro potrebbe provare a consolidare.
L’attesa di un miglioramento dello ZEW tedesco potrebbe aiutare in tal senso. Resistenze chiave a 1,1000-1,1070 EUR/USD.

GBP – La sterlina ha aperto la settimana in rafforzamento contro dollaro da 1,20 a 1,22 GBP/USD ma il movimento è perlopiù tecnico e collegato per correlazione positiva a quello dell’EUR/USD.
Infatti contro euro è scesa da 0,88 a 0,89 EUR/GBP, un movimento più coerente con le dichiarazioni di Haldane (BoE) secondo il quale la BoE starebbe valutando l’opzione di tassi negativi. Lo stallo nei negoziati con l’UE rimane comunque il principale rischio verso il basso per la sterlina che resta a rischio di nuovi cali.

JPY – Sul calo della risk aversion lo yen ha aperto la settimana in marginale calo contro dollaro ma contenuto in area 107 USD/JPY e in calo più ampio contro euro da 115 a 117 EUR/JPY complice il rafforzamento dell’EUR/USD. Se il sentiment non peggiora lo yen può scendere ancora.

 

PREVISIONI:

GERMANIA – A maggio, l’indice ZEW delle aspettative è atteso erodere, in parte, la forte crescita di aprile, arrivata dopo il crollo di marzo (-49,5 punti); l’indice dovrebbe, quindi, fermarsi a quota 20,0 punti. La situazione corrente, invece, è attesa salire a -70 punti da -91,5 precedente, riflettendo così l’allentamento delle misure di contenimento iniziato dal 20 aprile.

STATI UNITI – I nuovi cantieri residenziali ad aprile sono previsti in contrazione a 850 mila, da 1,216 di marzo, quando avevano già segnato un calo di -22,3% m/m (picco recente a gennaio: 1,619 mln). I dati di aprile incorporeranno gli effetti del lockdown nel settore delle costruzioni diffuso a molti stati.
Le nuove licenze dovrebbero crollare a 980 mila, da 1,353 mln di marzo. L’indice di fiducia dei costruttori di case è crollato a 30 ad aprile, da 72 di marzo, portandosi sui livelli di metà 2012. L’attività di costruzione dovrebbe restare debole per diversi trimestri, sulla scia dell’impennata della disoccupazione.
Tuttavia, rispetto alla grande recessione, il settore immobiliare nella fase attuale è meno fragile, dato che è caratterizzato da una carenza di offerta, mentre i tassi sono molto al di sotto della media storica.