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24 Aprile 2024 – nota economica giornaliera

MERCATI VALUTARI:

USDIl dollaro ha corretto visibilmente ieri sui PMI che hanno deluso mostrando un calo contro attese di marginale aumento.
La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi Fed a settembre è infatti tornata a salire tra ieri e oggi da 84% a 88%.
Domani è in uscita il PIL del 1° trimestre atteso in rallentamento da 3,4% a 2,4% t/t ann., anche se vi è qualche rischio verso l’alto, ma ancora più importanti saranno venerdì i deflatori dei consumi, con quello “headline” atteso in marginale salita da 2,5% a 2,6% e il “core” in marginale calo da 2,8% a 2,7%.
In tal caso il dollaro tenderebbe a stabilizzarsi, mentre di fronte a sorprese verso l’alto/delusioni verso il basso dai dati si rafforzerebbe/indebolirebbe.

EUR – L’euro, salito ieri da 1,06 a 1.07 EUR/USD dove ha raggiunto un massimo questa notte a 1,0714 EUR/USD, è di nuovo in arretramento stamani, penalizzato da dati contrastanti dove l’IFO tedesco ha sorpreso migliorando più del previsto mentre i dati di fiducia delle famiglie e imprese italiane hanno deluso indebolendosi contro attese di miglioramento.
La probabilità di mercato di un primo taglio dei tassi BCE a giugno è rimasta stabile tra ieri e oggi al 60%, restando al 100% su luglio.
A meno di sorprese eclatanti dalla fiducia delle imprese francesi domani, attesa stabile, l’euro dovrebbe stabilizzarsi nel range già in atto.
L’incertezza sull’effettivo numero di tagli dei tassi BCE quest’anno (due o tre?) limita l’upside della moneta unica.
Il presidente della Bundesbank Nagel ha dichiarato che non è da ritenersi scontato che dopo l’atteso taglio di giugno ve ne siano altri.

GBPLa sterlina è risalita ieri contro dollaro da 1,23 a 1,24 GBP/USD grazie alla sorpresa positiva sui PMI servizi domestici e all’indebolimento del dollaro sui PMI USA, ma stamani è di nuovo leggermente in calo e in assenza di spunti propri nei prossimi giorni seguirà perlopiù i driver di dollaro, per cui potrebbe tendenzialmente stabilizzarsi.
Dalla BoE Pill ha lasciato intendere che un taglio dei tassi non è imminente.
Le probabilità di mercato di tagli dei tassi BoE si sono ridotte infatti da ieri a oggi a 8-40% da 16-56% su maggio giugno, e a 88% da 100% su agosto, restando piena la probabilità di un primo taglio a settembre.
L’elevata incertezza non favorisce la sterlina, ma la prospettiva che la BoE tagli dopo la BCE dovrebbe fornirle parziale sostegno contro euro, rispetto al quale infatti ieri si è rafforzata da 0,86 a 0,85 EUR/GBP.

JPY – Lo yen rimane sostanzialmente stabile contro dollaro ma sotto pressione, infatti ha aggiornato i minimi oggi in area 154 USD/JPY a un soffio da 155,00 USD/JPY che è ritenuta una soglia critica.
Gli interventi verbali stanno contribuendo a frenare la discesa.
Tuttavia, a meno di sorprese verso l’alto dai dati USA le pressioni ribassiste sullo yen dovrebbero restare limitate.
Cruciale, inoltre, sarà la riunione BoJ di venerdì.
Le attese di consenso sono per tassi ufficiali invariati dopo il rialzo del mese scorso, ma se anche la BoJ lasciasse intendere che nei prossimi mesi ci sarà spazio per ulteriore salita se l’inflazione si immetterà su un trend di stabile rientro a target e aprisse alla possibilità di una riduzione dei programmi di acquisto dei JGB, lo yen dovrebbe trarne seppur limitato beneficio.
Maggiore sarebbe il vantaggio in caso invece di un rialzo immediato dei tassi ufficiali e/o annuncio di riduzione degli acquisti di JGB.