Seguci su twitter

Categorie

Alimentare: il consumo dei prodotti Doc e Igp sfida la crisi

Gli italiani si affidano sempre più al raziocinio e sempre meno all’istinto per i loro acquisti. La difficile congiuntura economica sta cambiando le abitudini di spesa delle famiglie, non solo per le ragioni più scontate legate all’incertezza sul futuro e al calo del reddito disponibile, ma anche a seguito di un ripensamento più generale nelle scelte di consumo.

Le crisi sono sempre state occasione di rinnovamento profondo e, anche questa volta, dalla difficoltà sembra emergere l’obiettivo di uno stile di vita più sostenibile. Gli italiani spendono con più attenzione perché diventano più esigenti: alla ricerca di prodotti più efficienti, durevoli. In una parola, si tende alla qualità. Un concetto che vale nei diversi settori, dall’innovazione tecnologica ai comparti più tradizionali, come quello alimentare.

Gli acquisti in periodi di crisi sono dunque più “essenziali.” Si scarta il superfluo per concentrarsi su ciò che è indispensabile o su ciò che possa assicurare benessere e salute. Si ritorna alle preparazioni fatte in casa mentre si riducono le merendine industriali; si predilige acqua di fonte o spremute artigianali rispetto a bevande gassate; si scelgono confezioni più piccole per ridurre lo spreco. E, contemporaneamente, si acquistano più prodotti legati al biologico, alla filiera corta e di maggiore freschezza. In sostanza, il motto della spesa alimentare sembra essere: comprare meno, senza rinunciare alla buona tavola e alla qualità.

 

leggi o scarica l’articolo completo 

 

Filippo Guardascione