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Il traffico illecito dei prodotti a base di tabacco

1. Premessa. È con vivo interesse che tutti quelli che a vario titolo operano nel settore del contrasto al traffico illecito dei prodotti a base di tabacco attendono oggi di conoscere il rapporto annuale redatto in materia dall’Istituto Transcrime, rapporto ormai di ampia diffusione e che consente agli addetti ai lavori di acquisire le conoscenze necessarie per mettere a punto le adeguate contromisure e ai non addetti ai lavori di rendersi conto che il contrabbando di sigarette ha da tempo perso l’originaria caratteristica di spavalda sfrontatezza che a Napoli caratterizzava il noto fenomeno dei motoscafi blu, allora singolare esempio di coesistenza quasi pacifica tra istituzioni e contrabbandieri, in cui era sostanzialmente tollerato il piccolo spaccio, immortalato nel cinema da una strepitosa Sofia Loren col suo bancariello; ha perso quell’originaria quasi innocenza che gli derivava dalla situazione emergenziale del dopoguerra, che, almeno per una certa fascia di popolazione, faceva apparire il piccolo contrabbando una forma ante litteram di reddito di cittadinanza.

Oggi occorre avere piena consapevolezza che il traffico illecito di tabacco ha assunto più spiccate caratteristiche criminali, da una parte estendendosi alla contraffazione e alla corruzione e dall’altra associandosi spesso al traffico di droga, delle armi e dei rifiuti pericolosi.

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Salvatore Giacchetti