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Elezioni midterm: Congresso di nuovo diviso

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

Le elezioni midterm hanno confermato le aspettative di ritorno della Camera a una maggioranza democratica e di mantenimento del controllo repubblicano al Senato.

Sia Democratici che Repubblicani (e, in particolare, Trump) possono rivendicare un esito a loro favorevole.
I Democratici hanno conquistato seggi alla Camera, nonostante i contorni pro-repubblicani dei distretti, oltre che rappresentanti e governatori a livello statale.
I Repubblicani hanno aumentato la loro maggioranza al Senato e contenuto le perdite alla Camera.

L’agenda legislativa si sposterà sui temi scelti dai Democratici alla Camera, tuttavia l’attuazione di nuove misure sarà limitata dalla maggioranza repubblicana al Senato.

Su alcune questioni di rilievo per la politica economica si cercherà, e si potrebbe anche trovare, una cooperazione bipartisan: spesa per infrastrutture, approvazione di trattati internazionali e contenuti della prossima legge di spesa.

Vista la nuova visione del Partito repubblicano, che ha cancellato il tabù dei deficit federali, il Congresso potrebbe smussare il “fiscal cliff” in arrivo a ottobre 2019, quando scadrà la legge di spesa super-espansiva votata questa primavera.
Entrambi i partiti potrebbero scegliere una strada miope, concentrata sull’orizzonte di un anno cruciale, dando ancora stimolo all’economia nel 2019, anche se al prezzo di un aumento di deficit e debito, e di un possibile aumento dei tassi maggiore di quanto atteso ora.

La campagna elettorale per le presidenziali inizia oggi: restate sintonizzati!

 


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