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Quando l’agricoltura acquistò spazio autonomo nel pubblico ordinamento

Fu verso la fine del 1847 che l’agricoltura assunse una connotazione politica, acquistando uno spazio autonomo nel pubblico ordinamento; a quell’epoca, invero, Carlo Alberto, nell’evidente intento di dimostrare che perseverava nella via delle riforme, ritenne di istituire un autonomo Ministero dell’agricoltura, comprendente anche commercio e lavori pubblici, le cui attribuzioni unitamente a quelle della pubblica istruzione rientravano tutte precedentemente nelle competenze del Ministero dell’interno, e ne affidò la titolarità al commendatore Luigi Des Ambrois.

Ma con la denominazione di agraria,già nell’estate del 1842 era stata costituita un’associazione che, originariamente intesa a promuovere le riforme economiche ed il progresso degli agricoltori, tra l’altro istituì scuole serali per contadini e corsi di agricoltura, assunse ben presto aspetti più marcatamente politici.

L’associazione, negli ultimi giorni dell’agosto del 1847, tenne a Casale un congresso che, dopo ampie discussioni, si concluse con una richiesta di varie riforme; tale richiesta, formulata sotto forma di petizione, venne presentata al Re e da questi esaminata con grande attenzione, facendo sperare conseguenti positive iniziative. 

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Libera Lamola