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L’azionabilità del riscatto agrario in violazione delle norme sulla prelazione agraria

Cass. Sez. III Civ. – 14-8-2014, n. 17975 – Russo, pres.; Lanzillo, est.; Fresa, P.M. (diff.) – Cresci (avv. Carella ed a.) c.
Rivoltella ed a. Ai fini della tempestività del pagamento del prezzo nel riscatto agrario, le norme che attengono
agli adempimenti di cui all’art. 1208 c.c. e seguenti, in tema di offerta reale, vanno interpretate ed applicate alla
luce dei princìpi in tema di buona fede e di cooperazione del creditore nell’adempimento, sicché l’offerta reale, e
così gli effetti del riscatto, sono da ritenersi verificati qualora la mancata ricezione del pagamento sia imputabile
all’ingiustificato rifiuto del creditore di prestare la cooperazione indispensabile a rendere possibile
l’adempimento del debitore. (Nella specie, la S.C. ha ritenuto illegittimo il rifiuto del creditore di ricevere
l’offerta, avvenuta tramite assegno circolare in ragione del divieto di pagamento in contanti imposto dalle norme
speciali, e rituale l’offerta eseguita indistintamente ai due creditori, coniugi comproprietari, perché previamente
presentata al loro domicilio e successivamente seguita, dopo il loro rifiuto, dall’invito a presenziare al deposito
della somma su libretti bancari intestati agli aventi diritto).
(Omissis)
FATTO. – Cresci Guerino, la moglie Riboli Giuseppina ed i tre figli, Cresci Lanfranco, Marino e Fausto, coltivatori
diretti in Cassano d’Adda, hanno chiesto ed ottenuto giudizialmente – con sentenza della Corte di appello di Brescia n.
818/1992, passata in giudicato il 19 luglio 1992 – il riscatto di un fondo confinante, che era stato venduto ai coniugi
Rivoltella Bruno e Rina in violazione del loro diritto di prelazione. La sentenza di riscatto ha imposto ai retraenti
l’obbligo di versare ai Rivoltella, nel termine di legge, il prezzo pagato per l’acquisto, pari a L. 50 milioni.
Avendo i Rivoltella rifiutato di accettare il pagamento, i Cresci ne hanno fatto offerta reale, tramite l’ufficiale
giudiziario di Treviglio, che il 22 settembre 1992 si è recato presso l’abitazione dei creditori, offrendo la somma di L.
50.000.000 tramite assegno circolare di pari importo. Rinvenuta in luogo la sola Rivoltella Rina, questa ha rifiutato
l’offerta, affermando di voler accertare la volontà del marito…

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Biagio Campagna