Seguci su twitter

Categorie

Weekly Economic Monitor

LEGGI il documento completo

30 novembre 2018


Il punto

Italia: i toni decisamente più concilianti da parte del Governo hanno favorito un rientro dai massimi degli indici di rischio-Paese. Occorrerà verificare già a partire dalla prossima settimana se tali aperture si tramuteranno in azioni effettive in grado di assicurare al Paese la fiducia degli investitori istituzionali e non, dopo il cattivo segnale provenuto, ad esempio, dal collocamento del BTP Italia.
Stati Uniti: il Presidente della Federal Reserve ha segnalato che il rialzo dei tassi sta entrando in una fase più complessa, dove sarà impossibile per la Banca centrale fornire indicazioni sulla direzione dei tassi oltre il brevissimo termine.
Alla vigilia del meeting semestrale dell’OPEC, che si terrà a Vienna il 6 dicembre e sarà esteso il giorno successivo agli alleati non-OPEC, ancora non è emersa una linea di azione condivisa fra i principali attori. Nello scenario centrale, la produzione sarà tagliata di 1,3-1,8 milioni di barili al giorno.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro il focus sarà sui dati di produzione industriale che dovrebbero mostrare un rimbalzo in Germania dopo la debolezza dei mesi estivi dovuta a fattori temporanei. Anche in Spagna la produzione è vista in crescita di 0,3%, mentre in Francia si prevede un rimbalzo di 0,6% m/m dopo il crollo di settembre.
La stima dettagliata sulla crescita del PIL dovrebbe confermare il rallentamento dell’economia Eurozona nei mesi estivi. Il dettaglio dovrebbe mostrare un contributo negativo dell’export solo in parte compensato dalla tenuta di investimenti aziendali e consumi delle famiglie.
La prossima settimana saranno pubblicati i principali dati di novembre negli Stati Uniti. L’employment report dovrebbe registrare una dinamica occupazionale vicina alla media dell’anno, ma inferiore a quella di ottobre, il tasso di disoccupazione dovrebbe stabilizzarsi a 3,7% per il terzo mese consecutivo e i salari orari dovrebbero mantenere una crescita intorno a 0,3% m/m.
Gli indici ISM dovrebbero restare su livelli elevati, ma inferiori a quelli visti nella parte centrale dell’anno. La spesa in costruzioni di ottobre dovrebbe rimbalzare dopo la stagnazione di settembre, senza però modificare il trend in calo nell’edilizia residenziale.
Il Beige Book infine dovrebbe dare un quadro sempre positivo dell’economia, coerente con il proseguimento dei rialzi graduali dei tassi.

 


LEGGI il documento completo