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Weekly Economic Monitor

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30 Giugno 2023


Il punto

Stati Uniti: in arrivo la fine dei rialzi, e (forse) una mini-recessione.
L’economia degli Stati Uniti, nonostante 500pb di rialzi dei tassi, rimane in espansione.
La domanda nei servizi continua a trainare sia l’attività che l’occupazione, per recuperare i livelli pre-pandemici.
La previsione è di indebolimento ciclico, con una recessione mite a fine anno e una crescita moderata nel 2024.
L’inflazione core si è stabilizzata da inizio 2023, ma il trend verso il basso dovrebbe riprendere in estate.
I tassi sono quasi al picco, previsto in estate.
La politica monetaria dovrebbe concludere la fase dei rialzi entro pochi mesi, condizionata alla flessione attesa per inflazione e dinamica salariale.

 

I market mover della settimana

In area euro la settimana entrante vedrà la pubblicazione dei primi dati di produzione industriale di maggio, attesi mostrare una modesta crescita in Germania e Francia.
Sempre a maggio, le vendite al dettaglio nell’Eurozona sono viste poco variate per il secondo mese consecutivo.
Il calo delle materie prime dovrebbe spingere la tendenza annua del PPI dell’area euro in territorio negativo per la prima volta da fine 2020.
In Italia, le prime stime dei PMI di giugno dovrebbero risultare coerenti con un rallentamento del PIL nei mesi centrali dell’anno, dopo la sorpresa positiva del 1° trimestre.
Negli Stati Uniti, questa settimana è densa di dati ed eventi cruciali.
Sul fronte dei dati, il mercato del lavoro di giugno dovrebbe mostrare un significativo rallentamento della dinamica occupazionale, in linea con le indicazioni recenti dei nuovi sussidi e con l’indebolimento delle posizioni aperte, delle dimissioni e con il rialzo dei licenziamenti.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe rimanere stabile a 3,7% e i salari orari sono previsti ancora in rialzo di 0,3% m/m.
Gli indici ISM di giugno dovrebbero confermare la recessione nel manifatturiero e il proseguimento dell’espansione nei servizi.
Il deficit della bilancia commerciale di maggio è previsto in ampliamento a -89 mld da -74,6 mld di aprile.
Sul fronte degli eventi, i verbali della riunione del FOMC di giugno saranno importanti per valutare la compattezza del consenso a favore di altri due rialzi emerso con l’aggiornamento del grafico a punti.
I verbali dovrebbero anche delineare in maggiore dettaglio le condizioni per il proseguimento del sentiero dei tassi verso l’alto.

 


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