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Weekly Economic Monitor

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30 aprile / 01 maggio 2020


Il punto

Stati Uniti. Il FOMC consolida il messaggio di impegno ad agire in modo aggressivo e proattivo di fronte all’emergenza COVID-19.
Il Comitato rileva che l’epidemiapeserà duramente” sull’attività economica nel breve termine e pone “rischi considerevoli” per il medio termine, senza spingersi a dare previsioni.
Sul fronte della politica monetaria, la Fed mantiene una forward guidance generica sui tassi, anche alla luce delle aspettative di mercato considerate “appropriate”, mentre gli acquisti proseguiranno in modo da supportare il funzionamento del mercato.
In questa fase, la Fed continuerà a navigare a vista, usando tutti gli strumenti disponibili.
Stati Uniti. L’employment report di aprile, in uscita la prossima settimana, darà informazioni sul deterioramento del mercato del lavoro in pieno lockdown, con un probabile collasso dei nuovi occupati, pari a circa -19 mln e un rialzo del tasso di disoccupazione intorno al 15%, oltre i massimi del secondo dopoguerra, ma al di sotto del record della Grande Depressione per via di un atteso calo della partecipazione.
Area euro. Le nuove misure di politica monetaria della BCE sono indirizzate al mercato monetario, e puntano a garantire condizioni di liquidità generose a tutti i segmenti del sistema bancario europeo.
Non sono emerse novità particolari sui programmi di acquisto, salvo che la BCE considera il PEPP come un programma che rende inutili in questa circostanza le OMT, grazie alla sua flessibilità.

 

I market mover della settimana

Nell’Eurozona, la settimana ha in calendario i dati di produzione industriale di marzo: tanto in Germania (-17,8% m/m) quanto in Francia (-20% m/m) la contrazione attesa è senza precedenti per effetto delle chiusure imposte dai Governi nazionali.
Le seconde stime dei PMI di aprile dovrebbero confermare il composito dell’Eurozona ai minimi storici di 13,5 da 29,7, il manifatturiero a 33,6 da 44,5 e i servizi a 11,7 da 26,4.
Infine, le vendite al dettaglio dell’Eurozona sono attese anch’esse in profondo calo a marzo a -10,0% m/m da 0,9% m/m.
La settimana ha pochi dati in uscita negli Stati Uniti.
Il focus sarà sull’employment report di aprile, che sarà estremamente negativo ma anche soggetto a una grande incertezza in termini di calo degli occupati e di aumento del tasso di disoccupazione per via di molti fattori legati alle definizioni delle variabili e al comportamento individuale.
L’ISM non manifatturiero di aprile dovrebbe crollare su minimi storici in linea con quanto visto con tutte le indagini di aprile.
Le nuove richieste di sussidio dovrebbero restare intorno a 4 mln nell’ultima settimana di aprile.

 


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