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Weekly Economic Monitor

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29 Ottobre 2021


Il punto

La BCE difende lo scenario previsionale, ribadendo le attese di calo dell’inflazione nel 2022.
La reazione verbale contro le attese di rialzo dei tassi non è stata enfatizzata – ed è difficile attendersi di più finché le condizioni di finanziamento non ne risultano compromesse.
Nessuna anticipazione sulla direzione che la politica monetaria prenderà a dicembre – tranne la conferma che il PEPP si chiuderà il 31 marzo 2022, come quasi tutti ormai si aspettavano.
La riunione del FOMC del 2-3 novembre avrà due compiti, uno semplice, l’altro più complesso.
Il primo sarà l’annuncio dell’avvio del tapering, probabilmente già a novembre.
Il secondo sarà la comunicazione sulla funzione di reazione della Fed di fronte a rischi crescenti sui prezzi, con segnali di disponibilità a modificare la politica monetaria in risposta a diversi scenari di inflazione e di aggiustamento del mercato del lavoro, in una fase di grande incertezza.
Il bias è ora restrittivo, con rischi di anticipo della svolta dei tassi.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, la settimana è piuttosto povera di dati congiunturali.
Il dato sulla produzione industriale di settembre in Germania e Francia confermerà la debolezza del comparto manifatturiero, in difficoltà per il protrarsi delle strozzature lungo le filiere produttive.
Nello stesso mese, gli ordini tedeschi sono attesi rimbalzare dopo il crollo di agosto.
Sempre a settembre, le vendite al dettaglio nell’Eurozona dovrebbero evidenziare un rallentamento della crescita congiunturale; la disoccupazione è attesa stabile sia in Italia che nell’intera Eurozona.
La settimana negli Stati Uniti sarà intensa, sia per i dati sia per gli eventi.
La riunione del FOMC dovrebbe annunciare l’inizio del tapering, con l’obiettivo di concluderlo entro metà 2022.
Il focus della conferenza stampa di Powell sarà però sui rischi di inflazione e sul possibile anticipo della svolta sui tassi.
L’employment report di ottobre dominerà il flusso dei dati, con probabile conferma di una dinamica moderatamente forte dell’occupazione, stabilità del tasso di disoccupazione e crescita ancora solida dei salari.
Per ottobre, l’ISM del manifatturiero e dei servizi dovrebbero correggere modestamente, con indicazioni di continua espansione dell’attività, persistenti strozzature all’offerta e pressioni verso l’alto sui prezzi.
Il deficit della bilancia commerciale di settembre è previsto in ampio (ma transitorio) ampliamento.

 


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