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Weekly Economic Monitor

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28 settembre 2018


Il punto

FEDERAL RESERVE: in linea con le attese il rialzo dei tassi di 25pb. Lieve revisione al rialzo delle stime di crescita, mentre quelle di inflazione sono invariate intorno al 2%. FOMC diviso sulla direzione dei tassi nel 2021. La previsione mediana è coerente con 3 rialzi nel 2019.
ITALIA: con il nuovo programma fiscale 2019-21, il Governo italiano potrebbe non rispettare la normativa fiscale europea. Restano molte incertezze sull’effettivo contorno della manovra. Per quello che sappiamo, la sostenibilità  futura del debito viene affidata alla scommessa che l’espansione fiscale, basata su trasferimenti correnti, rilanci la crescita economica senza aumentare eccessivamente il costo del debito e peggiorare troppo le condizioni finanziarie.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro il focus sarà  sull’andamento degli ordini tedeschi ad agosto dopo il tracollo del mese precedente. Il tasso di disoccupazione dovrebbe essere rimasto invariato per il 4 mese consecutivo all’8,2% nella media area euro, mentre è possibile che si veda un rialzo temporaneo in Italia al 10,5%; il trend dovrebbe rimanere di graduale discesa della disoccupazione. Le vendite al dettaglio sono attese in aumento sia in Germania che nella media area euro.
In settimana, verranno pubblicati negli Stati Uniti i principali indicatori di settembre, che dovrebbero confermare lo scenario di espansione molto rapida in atto dalla primavera. L’employment report dovrebbe essere positivo, con espansione solida degli occupati non agricoli, calo del tasso di disoccupazione a 3,8% e aumento dei salari di 0,3% m/m. Gli indici ISM per il manifatturiero e il non manifatturiero potrebbero registrare modeste limature da livelli molto elevati e mantenere indicazioni forti. Le vendite di autoveicoli dovrebbero essere pressoché stabili. Per agosto, la spesa in costruzioni dovrebbe riaccelerare, con una variazione di 0,5% m/m. Dalla Fed ci sarà  un’agenda molto fitta di discorsi che dovrebbero confermare il consenso per ulteriori graduali rialzi dei tassi, ma anche la presenza di due “campi” nel Comitato, uno piùcauto, che ritiene probabile la persistenza del regime di scarsa risposta dei prezzi alla scarsità  di risorse disponibili, l’altro che invece giudica necessario agire in modo preventivo per evitare surriscaldamento. Powell gioca un ruolo di mediatore, guidando la politica monetaria con prudenza.

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