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Weekly Economic Monitor

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28 Ottobre 2022


Il punto

La BCE ha alzato i tre tassi ufficiali di 75pb, come atteso, segnalando che seguiranno altri rialzi.
Tuttavia, il giudizio sulle prospettive dell’economia reale è diventato ora univocamente negativo, il che rende più probabile un rallentamento dei rialzi già a dicembre, e un fermo entro marzo 2023.
Confermate anche le anticipazioni di un intervento sul programma TLTRO.
Dal 23/11, le banche pagheranno il DFR o il refi vigente, a seconda che abbiano centrato o no il benchmark: la riduzione del bilancio sarà così anticipata.
Inattesa, ma irrilevante per la politica monetaria, la riduzione del tasso applicato alla riserva obbligatoria, ora agganciata al DFR invece che al tasso sulle MRO.
FOMC: in arrivo un altro rialzo di 75pb e una nuova fase, meno automatica, del ritmo della restrizione monetaria.
La riunione del FOMC di inizio novembre dovrebbe concludersi con fed funds in rialzo di 75pb a 3,75-4%.
L’impegno a riportare l’inflazione sotto controllo resterà centrale, ma la conferenza stampa dovrebbe preparare a una nuova fase del ciclo monetario, che dovrà calibrare i rialzi valutando gli effetti degli interventi già attuati e i rischi ormai più bilanciati fra restrizione insufficiente ed eccessiva.
Il FOMC dovrebbe lasciare aperto l’esito della riunione di dicembre, con la possibilità di tassi in rialzo di 50 o 75pb.
Italia: il discorso programmatico del nuovo Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha segnato una moderata discontinuità rispetto al precedente esecutivo, utilizzando toni “moderati” in tema di confronto con la UE, modifiche al PNRR, politiche fiscali espansive.

 

I market mover della settimana

In area euro i dati sul PIL nel 3° trimestre dovrebbero registrare un rallentamento della crescita su ritmi modesti in Italia e nel complesso dell’Eurozona.
Il dato preliminare di ottobre dovrebbe vedere una accelerazione dell’inflazione in area euro, al 10,9%.
In calendario anche i dati occupazionali di settembre nell’Eurozona e di ottobre in Germania, e le rilevazioni di settembre sulla produzione industriale francese e gli ordini all’industria tedeschi.
L’agenda della settimana negli Stati Uniti è fitta di dati ed eventi cruciali per il quadro economico.
La riunione del FOMC dovrebbe concludersi con il quarto rialzo consecutivo di 75pb e fed funds al 4%.
Il focus sarà sulla conferenza stampa di Powell che dovrebbe aprire a una fase di “calibrazione” dei rialzi, preparando un futuro rallentamento del ritmo di restrizione senza modificare l’impegno a riportare l’inflazione sotto controllo.
Sul fronte dei dati, l’employment report dovrebbe mostrare occupati in aumento, ma a un passo più contenuto rispetto ai mesi precedenti.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe risalire marginalmente a 3,6%.
Gli indici ISM di ottobre dovrebbero correggere, segnalando indebolimento della crescita ma restando ancora in territorio espansivo.

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