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Weekly Economic Monitor

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28 Aprile 2023


Il punto

Fed: ancora un rialzo, poi una pausa di “attesa vigile.
La riunione del FOMC del 2-3 maggio dovrebbe concludersi con un altro rialzo di 25pb e tassi dei fed funds a 5,25%.
Il Comitato potrebbe aprire la strada a una pausa di “attesa vigile”, mirata a valutare gli effetti su ciclo e inflazione della restrizione monetaria già attuata e delle ricadute della crisi bancaria sulla disponibilità di credito e, quindi, sulla domanda finale.
Il FOMC dovrebbe mantenere l’impegno ad agire come necessario per riportare l’inflazione al 2%, da un lato, e per garantire la stabilità finanziaria in caso di nuove pressioni sulle banche, dall’altro.
Il recedere delle turbolenze finanziarie consente alla BCE di concentrarsi sul controllo dell’inflazione, il che dovrebbe tradursi in un nuovo rialzo dei tassi alla riunione del 4 maggio.
Tuttavia, gli eventi di marzo rendono più probabile che la restrizione diventi ora più cauta (+25pb invece di +50).
Invece, la riduzione del bilancio potrebbe accelerare.

I market mover della settimana

Nella zona euro il focus sarà, oltre che sulla riunione BCE, sulla stima preliminare dell’inflazione di aprile, attesa stabile al 6,9% nell’insieme dell’area euro (ma in ulteriore calo in Italia); il PPI dovrebbe essere calato ancora a marzo.
Nello stesso mese, nell’area euro le vendite al dettaglio dovrebbero mostrare una flessione mentre la disoccupazione è vista stabile; gli ordini all’industria tedeschi sono attesi correggere, come anche la produzione industriale francese (quest’ultima appesantita dagli scioperi).
Infine, la seconda lettura dei PMI di aprile dovrebbe confermare la fase di accelerazione della ripresa, sostenuta principalmente dai servizi.
Negli Stati Uniti, questa settimana l’agenda è fitta di dati ed eventi cruciali.
La riunione del FOMC dovrebbe concludersi con un altro rialzo dei tassi di 25pb e l’apertura di una possibile fase di pausa prolungata, condizionata all’evoluzione dei dati e alla ripresa del trend verso il basso dell’inflazione.
Sul fronte dei dati di aprile, gli occupati non-agricoli dovrebbero confermare il trend di rallentamento visto nei mesi recenti, con una crescita ancora solida ma più contenuta, e il tasso di disoccupazione dovrebbe essere in marginale aumento a 3,6%.
Gli indici ISM sono attesi in miglioramento, con il manifatturiero ancora in recessione e i servizi in espansione moderata.

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