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Weekly Economic Monitor

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26 Maggio 2023


Il punto

Verbali FOMC: verso una “pausa armata.
I verbali della riunione del FOMC di maggio confermano la presenza di opinioni diverse riguardo a una pausa per i tassi a giugno.
Tuttavia, l’ago della bilancia, sia a maggio sia ora, appare a favore di tassi fermi a giugno, con una probabile “pausa hawkish” prolungata nel 2023.
Anche se l’andamento del PIL mondiale è stato complessivamente migliore delle attese a fine 2022 e inizio 2023, negli ultimi mesi l’andamento del commercio internazionale è stato deludente: i volumi stanno registrando la peggiore contrazione dai mesi della pandemia, e le prospettive di breve termine non sono brillanti.
Un altro sintomo di una crescita disomogenea, oggi molto concentrata sui servizi.

 

I market mover della settimana

Calendario fitto di dati importanti nella zona euro: il focus sarà sulle stime preliminari dell’inflazione di maggio, attesa tornare a calare sia nei principali Paesi che nell’area nel suo complesso.
L’indice di fiducia economica elaborato dalla Commissione UE completerà la tornata di indagini di fiducia di maggio, confermando verosimilmente una diffusa correzione del morale, più marcata nel manifatturiero che nei servizi.
Il tasso di disoccupazione dovrebbe risultare invariato su livelli molto bassi ad aprile sia nella media area euro che in Italia, così come in maggio in Germania.
La seconda stima dovrebbe confermare la crescita del PIL su base congiunturale di due decimi in Francia e di mezzo punto in Italia nel 1° trimestre.
Infine, in Francia sia la spesa per consumi che la produzione industriale dovrebbero vedere un rimbalzo ad aprile.
Negli Stati Uniti questa settimana ci sono pochi dati in uscita, ma il focus sarà sull’occupazione di maggio, con i non-farm payroll previsti in rialzo, ma a un ritmo più contenuto rispetto ad aprile, e il tasso di disoccupazione in aumento di un decimo a 3,5%.
Fra gli altri dati di maggio in uscita, l’ISM manifatturiero dovrebbe confermare il proseguimento della recessione nel settore, e la fiducia dei consumatori dovrebbe essere in calo sulla scia dell’indebolimento del mercato del lavoro.

 


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