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Weekly Economic Monitor

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25 Marzo 2022


Il punto

La guerra russo-ucraina avrà un impatto significativo sull’economia europea, riducendo la crescita reale e innalzando nettamente il profilo dell’inflazione, con ricadute meno importanti sulle altre economie avanzate.
Lo scenario è però ancora molto incerto, sia per la difficoltà di prevedere gli sviluppi della crisi e le sue ripercussioni sul mercato dell’energia, sia perché la risposta di politica economica è ancora in via di definizione.
La rimozione dello stimolo monetario proseguirà nel 2022, e più rapidamente di quanto previsto tre mesi fa.

 

I market mover della settimana

In area euro il focus sarà sulle rilevazioni sui prezzi al consumo di marzo che dovrebbero risentire dello shock sui prezzi delle materie prime, soprattutto energetiche.
L’inflazione è attesa in ulteriore aumento in tutti i principali Paesi e nel complesso dell’Eurozona, ma il dato di marzo potrebbe ancora non rappresentare il picco.
Le indagini della Commissione Europea, il morale delle famiglie francesi e le stime finali dei PMI manifatturieri dovrebbero confermare le indicazioni di rallentamento del ciclo a marzo sull’onda delle tensioni internazionali.
In calendario anche i dati sul mercato del lavoro di febbraio in area euro e Italia e di marzo in Germania, da cui potrebbero venire indicazioni miste.
La prossima settimana negli Stati Uniti verranno pubblicati i principali dati di attività di marzo, oltre alle ultime informazioni rilevanti di febbraio.
Per marzo, il focus sarà sull’employment report che dovrebbe confermare il trend di crescita solida dell’occupazione e registrare un ulteriore calo del tasso di disoccupazione a 3,7%.
L’ISM manifatturiero dovrebbe essere in rialzo, con attività e prezzi in accelerazione.

 


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