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Weekly Economic Monitor

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24 aprile 2020


Il punto

Area euro: via libera entro il 1° giugno a PCS, SURE e Fondo Europeo di Garanzia per la BEI.
Il Consiglio Europeo ha anche deciso di continuare a lavorare sul Recovery Fund. I nodi da sciogliere sono intricati e sarà difficile che il fondo possa essere operativo tanto presto.
Non si attendono nuove misure dalla riunione del Consiglio direttivo BCE del 30 aprile.
Nelle ultime settimane, dopo il potenziamento dei programmi di acquisto, il focus si è spostato sulla protezione della massa delle garanzie necessarie all’approvvigionamento della liquidità, che sono state anche isolate da possibili azioni di rating.

I market mover della settimana

Il calendario dell’Eurozona vede questa settimana l’uscita di dati cruciali per iniziare a misurare concretamente l’impatto dell’epidemia sulle economie nazionali.
La stima preliminare del PIL dell’Eurozona potrebbe mostrare un crollo del -3,8% t/t (-3,3% a/a) da 0,1% t/t; in Francia, la contrazione del PIL è attesa essere più marcata (-6% t/t da -0,1% t/t), così come in Italia (-5,4% t/t da -0,3% t/t) e in Spagna (a -4,9% t/t da +0,4% t/t).
Di rilievo sarà anche la riunione della BCE, sebbene interlocutoria.
Sono in agenda anche le stime preliminari dell’inflazione di aprile, che per l’Eurozona dovrebbe vedere un nuovo rallentamento a 0,2% a/a da 0,7% a/a precedente; in Francia, l’inflazione è attesa rallentare di altri cinque decimi a 0,3% da 0,8%, mentre in Italia è vista scivolare in territorio negativo a -0,5% da +0,1%.
La disoccupazione di marzo nell’Eurozona è prevista a 7,5%, mentre in Italia potrebbe risalire di tre decimi al 10,0%.
La settimana ha molti dati in uscita negli Stati Uniti.
La riunione del FOMC non dovrebbe produrre novità, con il Comitato ancora restio a dare indicazioni precise per lo scenario di crescita ma sempre esplicito nel garantire che verranno messe in atto tutte le misure disponibili per sostenere il credito e l’economia.
Le nuove richieste di sussidio di disoccupazione sono attese poco sotto i 5 mln, spinte da nuovi disoccupati e da coloro che non sono riusciti a presentare le domande nelle settimane precedenti.
Fra i dati di aprile, la fiducia dei consumatori e l’ISM manifatturiero dovrebbero registrare ampie correzioni. Per quanto riguarda marzo, la spesa in costruzioni, la spesa e il reddito personali dovrebbero essere negativi.
La stima advance del PIL del 1° trimestre dovrebbe registrare una variazione vicina a -4% t/t ann.

 


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