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Weekly Economic Monitor

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23 Ottobre 2020


Il punto

Italia. Il Documento Programmatico di Bilancio conferma che la manovra netta in senso stretto sul 2021 sarà espansiva per quasi 25 miliardi; tuttavia, grazie alle prime sovvenzioni in arrivo dalla UE, si potrebbe arrivare a quasi 40 miliardi.
La principale criticità, non tanto sul 2021 ma per gli anni a venire, consiste nell’incertezza di alcune coperture, come l’extra-gettito dovuto agli effetti di retroazione fiscale del programma Next Generation EU.
Stati Uniti. Alla vigilia di un’elezione straordinariamente incerta, i sondaggi danno Biden in moderato vantaggio su Trump, segnalano una probabile maggioranza democratica alla Camera e un testa a testa al Senato .
L’esito del voto in diversi Stati chiave è ancora difficile da prevedere e mantiene incerta l’attribuzione della maggioranza da parte del Collegio Elettorale che nominerà il Presidente.
Le possibili contestazioni e l’allungamento dei tempi dello spoglio del voto postale potrebbero impedire un chiarimento fino a metà dicembre.

 

I market mover della settimana

Nell’Eurozona, la settimana è molto densa di indicatori congiunturali.
Le prime stime sul PIL del 3° trimestre mostreranno un rimbalzo generalizzato molto ampio su base congiunturale, che tuttavia è destinato a nostro avviso a essere ridimensionato nello scorcio finale dell’anno.
Anche l’ultima parte della tornata di indagini di fiducia di ottobre dovrebbe mostrare una diffusa flessione del morale, in relazione alla recrudescenza della curva dei contagi COVID e alle nuove misure restrittive adottate in diversi Paesi.
L’inflazione di ottobre è attesa in ulteriore calo in Germania, stabile in Francia e nell’intera Eurozona, e in lieve risalita (temporanea, riteniamo) in Italia.
La riunione della BCE si dovrebbe concludere senza misure di politica monetaria, ma prendendo atto dell’aumento dei rischi al ribasso.
La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti, ma per lo più relativi al quadro retrospettivo.
Il focus sarà sempre più sulla campagna elettorale e sulle aspettative per il dopo-voto.
Fra i dati in uscita, la prima stima del PIL del 3° trimestre dovrebbe confermare un solido rimbalzo della crescita, di 32,7% t/t ann., guidato dai consumi, ma sostenuto anche dagli investimenti e dalla spesa pubblica.
Le informazioni di settembre dovrebbero esser ancora positive, con ulteriori aumenti degli ordini di beni durevoli, delle vendite di case nuove, della spesa e del reddito personale.
I deflatori dei consumi, sia headline sia core, dovrebbero registrare variazioni moderate, vicine a 0,2% m/m, soggette ancora a debolezza nella dinamica dei prezzi dei servizi.

 


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