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Weekly Economic Monitor

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22 Settembre 2023


Il punto

Federal Reserve in pausa, ma i tassi resteranno alti più a lungo.
La riunione del FOMC si è conclusa con tassi fermi a 5,25-5,50%, come atteso.
La maggiore sorpresa viene dallo spostamento in direzione hawkish del grafico a punti, con tassi più alti di mezzo punto rispetto alle attese di giugno sia per il 2024 che per il 2025.

 

I market mover della settimana

La settimana in area euro è ricca di dati ed eventi rilevanti.
Il focus sarà sulle stime d’inflazione di settembre che dovrebbero evidenziare un nuovo calo nell’Eurozona, trainato dalla Germania (per via di effetti base favorevoli), e in Italia.
In calendario anche le indagini nazionali IFO e Istat, nonché le survey della Commissione Europea, attese confermare la debolezza del ciclo nella parte finale dell’anno.
Il tasso di disoccupazione è atteso rimanere invariato in Germania a settembre, mentre in Francia i dati su spese e fiducia delle famiglie offriranno maggiori indicazioni sui consumi privati durante l’estate.
Il Governo italiano nella NADEF delineerà il nuovo quadro programmatico di finanza pubblica.
Si prospetta una settimana ricca di dati anche negli Stati Uniti.
Il focus sarà sul deflatore di agosto, atteso in aumento di 0,5% m/m (3,5% a/a), spinto dal rincaro dei prezzi del carburante, a fronte di un indice core (0,2% m/m) in linea con il ritmo di crescita degli ultimi mesi.
La spesa personale dovrebbe rallentare, frenata dal consumo di beni, mentre il reddito personale dovrebbe registrare un leggero aumento rispetto a luglio.
La fiducia dei consumatori di settembre potrebbe correggere moderatamente, anticipando un possibile raffreddamento dei consumi nei prossimi mesi.
Fra gli altri dati di agosto, le vendite di case nuove dovrebbero registrare una modesta flessione e gli ordini di beni durevoli potrebbero migliorare grazie alla ripresa delle commesse dell’aeronautica civile.

 


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