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Weekly Economic Monitor

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22 Ottobre 2021


Il punto

Italia – Il Documento Programmatico di Bilancio illustra come verranno distribuite le risorse contenute nella manovra 2022 (in tutto quasi 24 miliardi ovvero oltre l’1,2% del PIL), ma per maggiori dettagli sul merito delle misure (in particolare su come verrà implementato l’annunciato taglio del cuneo fiscale da 6 miliardi aggiuntivi oltre ai 2 già inclusi nei tendenziali) bisognerà aspettare la Legge di Bilancio attesa nei prossimi giorni.
La riunione di politica monetaria della BCE del 28 ottobre non porterà ad alcuna modifica del quadro di politica monetaria.
La Presidente cercherà di raffreddare le premature aspettative di rialzo dei tassi espresse dal mercato, che hanno resistito finora agli interventi verbali di altri membri del consiglio direttivo.

 

I market mover della settimana

In area euro la settimana si prospetta ricca di dati.
Il focus sarà sulla riunione di politica monetaria della Banca Centrale Europea e sulle stime preliminari sul PIL nell’aggregato dell’Eurozona e nei quattro principali Paesi membri, che dovrebbero confermare un quadro di crescita ancora solida nel 3° trimestre.
La ripresa è prevista decelerare durante l’autunno, come dovrebbe emergere dalle indagini Istat e della Commissione Europea di ottobre, mentre l’indice Ifo potrebbe tornare a salire.
Le rilevazioni flash di ottobre dovrebbero registrare un’accelerazione dell’inflazione in Germania, Francia, Italia e nel complesso dell’area euro.
In calendario anche i dati sul mercato del lavoro tedesco di ottobre e sulle spese delle famiglie francesi di settembre.
La settimana negli Stati Uniti sarà dominata dalla prima stima del PIL del 3° trimestre, che dovrebbe riassumere gli effetti dei colli di bottiglia all’offerta sull’espansione.
La crescita estiva dovrebbe dimezzarsi rispetto a quella del 1° semestre, per via di un drammatico rallentamento della dinamica dei consumi e di un indebolimento degli investimenti, dovuti alla carenza di offerta.
La fiducia dei consumatori di ottobre dovrebbe confermare il ritracciamento del mese scorso, spinto dai timori per l’inflazione e per la fine dello stimolo fiscale.
La spesa e il reddito personale di settembre sono attesi in rialzo, e il deflatore core dovrebbe segnare una variazione di 0,2% m/m.
Gli ordini di beni durevoli e le vendite di case nuove di settembre dovrebbero dare segnali moderatamente positivi, pur in presenza di persistente carenza di offerta.

 


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