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Weekly Economic Monitor

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22 Aprile 2022


Il punto

BCE: dopo la riunione di politica monetaria di aprile, alcuni governatori di banche centrali nazionali hanno dichiarato l’intenzione di sostenere un nuovo anticipo del primo rialzo dei tassi.
Anche un membro del Comitato esecutivo, il vicepresidente De Guindos, si è detto possibilista riguardo a un rialzo dei tassi il 21 luglio.
Se tale posizione fosse stata prevalente già il 14 aprile, probabilmente qualche avviso sarebbe già stato lanciato nella conferenza stampa, e non è accaduto.
Tuttavia, è chiaro che, come minimo, a giugno questa opzione sarà sul tavolo.
Secondo turno elezioni presidenziali francesi: le chance di riconferma del Presidente uscente Macron sembrano essere aumentate nelle ultime due settimane.
Cruciale sarà l’orientamento degli elettori di Mélenchon, nonché il ruolo dell’astensione.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro la settimana entrante si prospetta ricca di dati rilevanti. Le prime stime sul PIL dovrebbero evidenziare un’economia sostanzialmente stagnante in Germania, Francia e nel complesso dell’Eurozona nel 1° trimestre.
Potrebbero essersi invece contratte l’economia italiana e quella spagnola.
Le rilevazioni sui prezzi al consumo di aprile dovrebbero riportare un modesto rallentamento dell’inflazione in Germania e in media nell’area euro e un’accelerazione in Italia e Francia; i rischi per i prossimi mesi restano ovunque al rialzo.
Gli indici Istat in Italia e IFO in Germania, nonché le indagini della Commissione Europea per l’area euro, dovrebbero evidenziare una nuova flessione del morale ad aprile, in scia alle tensioni internazionali.
Negli Stati Uniti, i dati in uscita questa settimana dovrebbero dare informazioni positive sullo scenario congiunturale.
Le indagini di fiducia dei consumatori ad aprile dovrebbero essere in moderato miglioramento, sulla scia del mercato del lavoro sempre forte.
Fra i dati di marzo, gli ordini di beni durevoli sono attesi in rialzo, con segnali favorevoli per gli investimenti delle imprese.
Le vendite di case nuove dovrebbero invece confermare la frenata per il settore immobiliare residenziale.
La spesa e il reddito personale di marzo sono previsti in aumento, con un’accelerazione dei consumi di servizi.
Il deflatore core di marzo dovrebbe essere in rialzo di solo 0,3% m/m, con rallentamento della dinamica mensile solo transitorio.
Infine, la prima stima del PIL del 1° trimestre, con una variazione attesa di 1,1% t/t ann., dovrebbe essere frenata da contributi negativi di scorte e canale estero, a fronte di una crescita solida per consumi e investimenti.

 


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