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Weekly Economic Monitor

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21 Aprile 2023


Il punto

Il Governo italiano conferma un approccio “prudente” ai conti pubblici: il DEF rivede al rialzo le stime di crescita del PIL per il 2023 e al ribasso quelle per il 2024 ma conferma i precedenti obiettivi sul deficit e configura un calo del rapporto debito/PIL più rapido che in precedenza.
È prevista una manovra espansiva pari a circa due decimi di PIL a valere su quest’anno (con un taglio ai contributi sociali sui lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi) e il prossimo.

 

I market mover della settimana

La settimana entrante in area euro si prospetta ricca di dati rilevanti.
Il focus sarà sui numeri preliminari di inflazione ad aprile in Germania e Francia, attesi confermare la tendenza di rallentamento, mentre le indagini di fiducia dovrebbero mantenersi su un trend coerente con una crescita moderata dell’attività.
Infine, le prime stime sul PIL relative al 1° trimestre dovrebbero evidenziare un ritorno alla crescita in quasi tutte le principali economie dopo la frenata di fine 2022.
Negli Stati Uniti, questa settimana il focus sarà sul deflatore dei consumi di marzo e sull’Employment Cost Index del 1° trimestre.
Il deflatore core è previsto in rialzo dello 0,3% m/m (4,6% a/a), con indicazioni di persistenza e diffusione di variazioni ancora elevate per il comparto dei servizi al netto dell’abitazione.
La spesa personale di marzo dovrebbe essere in modesto calo, con una forte contrazione per i beni solo parzialmente contrastata dalla crescita dei servizi.
Il reddito personale dovrebbe essere in rialzo marginale in termini reali.
Sempre a marzo, le vendite di case nuove e gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere in rialzo.
Ad aprile, la fiducia dei consumatori dovrebbe essere di nuovo in calo.
L’Employment Cost Index del 1° trimestre dovrebbe segnalare ancora una rapida espansione del costo del lavoro.
Infine, la stima advance del PIL del 1° trimestre è prevista in aumento di 2,2% t/t ann., grazie a una riaccelerazione transitoria dei consumi, frenata però dal calo delle scorte.

 


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