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Weekly Economic Monitor

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19 ottobre 2018


Il punto

Italia: il giudizio degli investitori sulla manovra dovrebbe tenere conto delle numerose criticità, ma anche di alcuni fattori mitiganti.
Fed: i verbali della riunione del FOMC di settembre confermano un diffuso consenso per ulteriori graduali rialzi, che portino i tassi in territorio modestamente restrittivo. Il ruolo delle stime di neutralità è ridimensionato a uno fra i molti fattori che influenzeranno le decisioni di politica monetaria.

 

I market mover della settimana

Nella zona euro il focus sarà sulla riunione BCE di ottobre, che dovrebbe essere interlocutoria anche se non escludiamo qualche indicazione tecnica sulle aste di rifinanziamento e riacquisti. Tra i dati in uscita, le prime indagini di fiducia di ottobre dovrebbero indicare un miglioramento del PMI composito a 54,3 da 53,5, con il manifatturiero stabile a 53,2 e i servizi in risalita a 54,9 da 54,7. In Germania, l’IFO è visto in calo a 102,7 da un precedente 103,7, ancora ampiamente al di sopra della media di lungo termine. In Francia, il morale delle imprese è atteso in rialzo con l’indice INSEE a 108 da 107, mentre in Belgio l’indice BNB di fiducia economica è visto correggere a 0,7 da 1,2. Infine, la stima flash di ottobre potrebbe indicare un miglioramento dell’indice di fiducia delle famiglie dell’Eurozona (a -1,8 da -2,9). In Italia, è attesa la risposta del governo alla lettera della Commissione del 18 ottobre, e la legge di bilancio dovrebbe iniziare il suo iter parlamentare.
La settimana ha pochi dati in uscita negli Stati Uniti. Il focus sarà probabilmente sulla prima stima del PIL del 3° trimestre che dovrebbe mostrare un aumento di 3,3% t/t ann., dopo +4,2% t/t ann. in primavera. Fra i dati di settembre, il deficit commerciale dei beni dovrebbe segnare il quarto allargamento consecutivo, gli ordini di beni durevoli al netto degli aerei dovrebbero proseguire su un trend di modesti aumenti, le vendite di case nuove sono previste in marginale calo. La fiducia dei consumatori a ottobre potrebbe correggere in seguito alla volatilità vista sul mercato azionario. Il Beige Book dovrebbe dare indicazioni di espansione diffusa, con qualche effetto restrittivo, ma transitorio, legato agli uragani. Pur con segnali di crescente eccesso di domanda sul mercato del lavoro, le imprese dovrebbero riportare ancora moderazione delle pressioni sui prezzi.

 


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