Seguci su twitter

Categorie

Weekly Economic Monitor

LEGGI il documento completo

19 luglio 2019


Il punto

I dati dell’ultimo mese non superano l’asticella fissata da Draghi nel discorso del 18 giugno: c’è un miglioramento dei dati, ma non tale da aumentare la probabilità di conseguire l’obiettivo di inflazione. Perciò, la BCE dovrà necessariamente annunciare qualcosa alla riunione del 25 luglio.
Allo stesso tempo, però, non è neppure così chiaro che l’economia dell’Eurozona necessiti di altro stimolo monetario.
Tirando le somme, la BCE modificherà la forward guidance, introducendo un orientamento espansivo esplicito. Potrebbe anche allentare alcuni limiti dell’APP, operazione che potrebbe essere utile in caso di riattivazione degli acquisti netti.
Ma è la politica monetaria lo strumento giusto per sostenere l’economia, in questa fase?

I market mover della settimana

Nella zona euro, il focus sarà sulla riunione della BCE del 25 luglio, intorno alla quale si sono create molte aspettative.
In calendario c’è anche la batteria di indagini congiunturali relative al mese di luglio (IFO, Flash PMI, INSEE, Istat e BNB), dalla quale emergerà un quadro ancora contrastato.
I dati in uscita negli Stati Uniti questa settimana non dovrebbero modificare lo scenario di crescita moderata atteso per il secondo semestre. Fra i dati di giugno, le vendite di case nuove ed esistenti dovrebbero dare segnali moderatamente positivi e gli ordini di beni durevoli dovrebbero essere in rialzo, grazie alla stabilizzazione della componente dell’aeronautica civile.
La prima stima della crescita del PIL nel 1° trimestre dovrebbe registrare una frenata, con una variazione di 1,8% t/t ann., dovuta a una netta riaccelerazione dei consumi privati (attesi in rialzo di 4% t/t ann.), ma con ampi contributi negativi di scorte (-1 pp) e canale estero (-0,5).

LEGGI il documento completo