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Weekly Economic Monitor

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18 ottobre 2019


Il punto

La riunione del Consiglio Direttivo BCE del 24 ottobre, ultima della presidenza Draghi, non presenta questa volta particolari motivi di interesse. L’annuncio molto articolato del 12 settembre esclude la possibilità che il quadro della politica monetaria possa essere modificato ancora nei prossimi mesi.
Nell’ultima settimana, il flusso di notizie sul fronte delle politiche commerciali è stato positivo: nel complesso, si riduce il rischio che la caduta dell’attività manifatturiera si aggravi. Tuttavia, sia sul fronte Brexit, sia su quello del negoziato USA-Cina i risultati positivi sono ancora provvisori.
Il Documento Programmatico di Bilancio approvato dal governo italiano conferma l’impianto della manovra 2020 (espansivo solo al netto delle clausole di salvaguardia), ma presenta alcune novità rispetto alla NADEF: sono ora più realistiche le stime sui ricavi da lotta all’evasione; le altre coperture sono soprattutto di natura fiscale. Non sono da escludere rilievi da parte della UE, perché lo scostamento dello sforzo strutturale rispetto alle richieste è ampio. Inoltre, restano rilevanti clausole di salvaguardia da disinnescare per gli anni dal 2021: il sentiero di finanza pubblica è destinato a rimanere stretto anche dopo il 2020.

 

I market mover della settimana

Nella zona euro, le prime indagini di fiducia di ottobre dovrebbero dare nuovi spunti sulla situazione economica nella parte finale dell’anno. La stima flash dovrebbe indicare che gli indici PMI sono in risalita, con il composito a 50,8, il manifatturiero a 46,4 e i servizi a 52,0. L’IFO tedesco è atteso nuovamente in calo a 94,3 da 94,6, sui minimi da nove anni. Infine, l’indice francese INSEE presso le aziende manifatturiere è visto in calo di un punto a 101 a ottobre.
La settimana non ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti e il blackout pre-riunione del FOMC fermerà il flusso informativo dalla Fed. Per settembre, le vendite di case nuove ed esistenti dovrebbero confermare il tono positivo del settore immobiliare residenziale, invece gli ordini di beni durevoli sono previsti in calo dopo alcuni mesi marginalmente positivi.

 


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