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Weekly Economic Monitor

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18 aprile 2019


Il punto

Nuovi segnali di miglioramento dell’economia mondiale. Anche nell’Eurozona c’è stata finalmente qualche sorpresa positiva: il primo trimestre potrebbe rivelarsi alla fine meglio del previsto. Però la debolezza dell’attività manifatturiera non appare ancora superata.
Rinviato di sei mesi il rischio Brexit, quello connesso alle politiche commerciali sembra un po’ una doccia scozzese: mentre è più vicino un accordo degli Stati Uniti con la Cina, al contrario la tensione fra Stati Uniti ed Unione Europea è in aumento.

I market mover della settimana

Nell’area euro, il focus sarà sull’indice IFO che ci aspettiamo in recupero grazie ad un miglioramento delle attese, altresì la valutazione della situazione corrente è vista stabile. La fiducia delle famiglie potrebbe cedere nella media area euro a -8,2 sull’incertezza politica.
La prossima settimana i dati in pubblicazione negli Stati Uniti sono più che altro retrospettivi e non dovrebbero aggiungere informazioni sui trend attesi per il 2° trimestre. Le vendite di case esistenti e nuove a marzo dovrebbero confermare il trend positivo del comparto immobiliare residenziale; la fiducia dei consumatori ad aprile dovrebbe stabilizzarsi, con una modesta ripresa delle aspettative di inflazione. Infine, la prima stima del PIL del 1° trimestre dovrebbe registrare un rallentamento della crescita, con i consumi in frenata, ma un contributo solido di spesa pubblica, investimenti residenziali ed esportazioni nette.

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