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Weekly Economic Monitor

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15 Ottobre 2021


Il punto

Un rialzo dei tassi ufficiali BCE entro fine 2022, come i mercati stanno iniziando a scontare, non appare compatibile con l’andamento dell’inflazione atteso il prossimo anno e con la nuova impostazione della strategia di politica monetaria introdotta lo scorso luglio.
Perché si concretizzi l’ipotesi
di un rialzo dei tassi a fine 2022, è necessario che un po’ prima, ipotizziamo almeno nel settembre 2022, lo staff della BCE preveda che l’inflazione sia superiore al 2% nel 2023 e nel 2024, e per fattori non transitori.

 

I market mover della settimana

In area euro le indagini PMI e l’INSEE francese di ottobre dovrebbero confermare come la ripresa sia ormai in fase di decelerazione, in un contesto di strozzature all’offerta lungo le filiere industriali.
Anche il morale dei consumatori rilevato dalla Commissione Europea è visto calare ad ottobre, probabilmente penalizzato dai rincari energetici.
La stima finale relativa al mese di settembre dovrebbe infine confermare il rialzo dell’inflazione area euro, sia headline che core.
Il governo italiano finalizzerà il Documento Programmatico di Bilancio e la Legge di Bilancio per il 2022.
La settimana ha diversi dati rilevanti in pubblicazione negli Stati Uniti.
Le indagini presso le imprese dovrebbero confermare per ottobre l’espansione dell’attività in presenza di colli di bottiglia all’offerta e pressioni verso l’alto sui prezzi.
Per settembre, la produzione industriale, i cantieri residenziali e le vendite di case esistenti sono previsti in moderato rialzo, con indicazioni di crescita positiva, nonostante i vincoli dal lato dell’offerta.

 


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