Weekly Economic Monitor
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14 Ottobre 2022
Il punto
Stati Uniti: tempi duri per la Fed.
Il CPI di settembre ha sorpreso verso l’alto, ma la politica monetaria deve entrare in una nuova fase, più forward looking e non più focalizzata esclusivamente sui dati correnti.
Con la politica monetaria in area restrittiva, ora il FOMC dovrà comunicare che è centrale la valutazione degli effetti ritardati degli interventi già messi in atto.
I rischi per inflazione e tassi restano comunque verso l’alto.
I market mover della settimana
In area euro l’indice ZEW tedesco e l’INSEE francese dovrebbero mostrare un ulteriore deterioramento delle prospettive cicliche a ottobre, sulla scia dell’aggravarsi della crisi geopolitica internazionale.
Anche il morale dei consumatori rilevato dalla Commissione Europea è atteso nuovamente in calo ad ottobre, penalizzato dai continui rincari dei prezzi.
Le stime finali dei dati sui prezzi al consumo di settembre nell’Eurozona e in Italia dovrebbero confermare l’accelerazione della dinamica inflazionistica vista nella prima lettura.
Infine, nell’area dell’euro, la produzione nelle costruzioni dovrebbe essere nuovamente calata ad agosto.
Questa settimana negli Stati Uniti verranno pubblicate le prime indagini di ottobre, che dovrebbero segnalare stagnazione nel manifatturiero.
Le vendite di case esistenti e i nuovi cantieri di settembre sono previsti in calo e dovrebbero confermare il trend verso il basso del comparto residenziale, sempre in contrazione sulla scia dei continui rialzi dei tassi sui mutui.
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