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Weekly Economic Monitor

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13 marzo 2020


Il punto

Come ci aspettavamo, la BCE ha lanciato un pacchetto di misure molto più mirato di quanto i mercati si attendessero. Niente taglio dei tassi, ma in compenso la BCE ha annunciatodiverse misure per rafforzare l’offerta di credito all’economia.
L’APP cresce di 120 miliardi nel 2020, le condizioni del programma TLTRO III sono state rese molto più favorevoli, sono state annunciate nuove operazioni LTRO e, infine, le banche saranno autorizzate a operare sotto i limiti di capitale e liquidità previsti.
La BCE ha anche detto che dobbiamo attenderci la liberazione della riserva di capitale anticiclica (CCyB) da parte delle autorità nazionali.
Comunque, come ha ricordato la Presidente Lagarde, l’intervento più importante nelle attuali circostanze è quello fiscale.
Soltanto una reazione energica su tale fronte può ridurre l’incertezza dello scenario e condurre anche a una stabilizzazione dei mercati. Anche la comunicazione della BCE, però, deve essere più attenta.
Covid-19 entra negli USA: risposte a velocità variabile, mentre l’emergenza sui mercati finanziari incalza. Le nuove misure della Fed si susseguono, senza sortire effetti rilevanti. È probabile un’ulteriore accelerazione alla riunione del FOMC di marzo, dopo gli interventi straordinari attuati negli ultimi 10 giorni, con un taglio dei tassi (almeno 50pb, ma forse 75pb), un nuovo QE e altre misure di sostegno alla liquidità.
Sul fronte fiscale, l’argine repubblicano al pacchetto di emergenza predisposto dalla leadership democratica dovrebbe cedere sulla scia del crollo dei mercati, con un possibile voto alla Camera entro oggi e un passaggio al Senato nei giorni successivi.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, l’indice ZEW, prima indagine relativa al mese di marzo, dovrebbe subire un forte contraccolpo dalle tensioni finanziarie in corso.
L’Eurogruppo potrebbe annunciare un intervento fiscale coordinato tra i principali Paesi in risposta all’emergenza sanitaria.
La stima finale dell’inflazione di febbraio dovrebbe confermare il rallentamento a 1,2% da 1,4%; la tendenza al ribasso dovrebbe accentuarsi nei prossimi mesi.
La settimana ha diversi dati di rilievo negli Stati Uniti, ma il focus sarà sulla riunione del FOMC che dovrebbe tagliare di nuovo i tassi, almeno di 50pb, con la possibilità di un intervento di 75 pb, e forse annunciare un nuovo QE, indicando anche le linee di azione per intervenire sul fronte della liquidità e del supporto alla solvibilità delle imprese.
Le prime indagini del manifatturiero di marzo dovrebbero segnare modeste correzioni ed essere in linea con attività poco più che stagnante.
I dati di attività del settore immobiliare residenziale a febbraio dovrebbero mantenersi su livelli elevati, ma iniziare a segnalare che il picco potrebbe essere alle spalle.
La produzione industriale a febbraio è prevista in moderata ripresa, con un dato modestamente positivo anche per il manifatturiero, nonostante il blocco produttivo di Boeing.

 


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