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Weekly Economic Monitor

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11 ottobre 2019


Il punto

Il resoconto fornito dalla BCE sulla discussione al Consiglio Direttivo del 12 settembre conferma le divisioni su alcuni elementi del pacchetto di misure che è stato annunciato. Non sorprende che il dissenso sia stato più acceso sulla ripresa degli acquisti netti e sull’introduzione di un sistema a livelli per la remunerazione dei depositi. Ciò rafforza la nostra aspettativa che non siano ipotizzabili nuove misure a breve scadenza. Non si può escludere una nuova limatura dei tassi nel 1° semestre 2020, se l’andamento dell’economia continuasse a deludere, ma ciò dipende anche dal modo in cui si risolveranno una serie di questioni aperte (Brexit, dazi americani). Su tali fronti sono emersi timidi segnali positivi.
L’Eurogruppo ha faticosamente raggiunto un accordo sulla creazione di un budget comune per l’Eurozona, il cosiddetto BICC. Tuttavia, si tratta di un compromesso così al ribasso che priva lo strumento di qualsiasi utilità pratica come mezzo per contrastare shock locali.

 

I market mover della settimana

Nella zona euro, la settimana è povera di dati congiunturali: il più importante è lo ZEW tedesco, che potrebbe correggere a ottobre dopo il deciso recupero di settembre. La produzione industriale dell’Eurozona è vista in aumento modesto ad agosto (0,2% m/m). La stima finale dovrebbe confermare l’inflazione Eurozona di settembre stabile all’1,0% per il terzo mese consecutivo. In Italia, il governo è atteso presentare in settimana il Draft Budgetary Plan da inviare alla Commissione UE e la Legge di Bilancio da presentare in Parlamento.
La settimana ha diversi dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti.
Le prime indagini del manifatturiero di ottobre dovrebbero correggere modestamente rispetto ai dati di settembre, con indicazioni di quasi-stagnazione al netto delle auto. Le vendite al dettaglio di settembre dovrebbero essere in aumento contenuto e segnare un rallentamento dopo diversi mesi solidi. La produzione industriale a settembre dovrebbe essere in calo per via dello sciopero di GM, in corso da quattro settimane, mentre i cantieri residenziali sono previsti in calo dopo il rialzo a due cifre di agosto, ma sempre su un trend positivo. Il Beige Book sarà da monitorare per vedere se le imprese riportano freni agli investimenti causati dall’incertezza sulla politica commerciale.

 


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