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Weekly Economic Monitor

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11 Dicembre 2020


Il punto

La Banca Centrale Europea ha attuato quello che si prospetta come l’ultimo allentamento della politica monetaria di questo ciclo e, come previsto, si è concentrato su PEPP e TLTRO-III.
Il bilancio dei rischi sullo scenario previsionale resta al ribasso, ma in modo meno pronunciato.
Lo staff conferma le previsioni di ripresa per 2021 e 2022, anche se la media 2021 è stata rivista al ribasso a causa della contrazione ora attesa a fine 2020.
FOMC: focus sugli acquisti.
La riunione del FOMC di dicembre si concentrerà sul programma di acquisti, e dovrebbe concludersi con l’annuncio di una nuova forward guidance per il bilancio, “ben coordinata” con quella sui tassi.
Con il probabile arrivo di un nuovo pacchetto fiscale a fine anno, il FOMC non dovrebbe ritenere necessario aumentare lo stimolo monetario a dicembre, pur restando pronto a intervenire come appropriato, soprattutto in caso di fallimento dei negoziati in Congresso.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, in settimana saranno diffusi i due più importanti indici di fiducia relativi al mese di dicembre, ovvero l’IFO tedesco e la stima flash dei PMI per l’Eurozona (e per Germania e Francia).
Si dovrebbe vedere un recupero di morale sulla scia dell’allentamento di alcune delle misure restrittive adottate dai maggiori Paesi tra ottobre e novembre.
La produzione industriale nell’Eurozona dovrebbe risultare in aumento a ottobre, in coerenza con i dati già diffusi per i principali Paesi.
La seconda stima sui dati di inflazione di novembre dovrebbe confermare la lettura preliminare ovvero una stabilità nell’Eurozona (a -0,3%) e un aumento (riteniamo, temporaneo) in Francia e Italia.
La settimana ha molti dati di rilievo e due eventi importanti negli Stati Uniti.
Il FOMC dovrebbe annunciare una nuova forward guidance per gli acquisti di titoli, mentre l’Electoral College dovrebbe votare confermando la vittoria presidenziale di Biden.
Sul fronte dei dati, le prime indagini di dicembre dovrebbero dare indicazioni di prosecuzione della ripresa, su ritmi più modesti rispetto a novembre, per via dell’intensificarsi della pandemia.
Fra i dati di novembre, le vendite al dettaglio, la produzione industriale e i nuovi cantieri dovrebbero essere ancora in rialzo e segnalare un rallentamento complessivo dell’attività nella parte finale del trimestre, pur senza dare indicazioni recessive.

 


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