Seguci su twitter

Categorie

Weekly Economic Monitor

LEGGI il documento completo

10 maggio 2019


Il punto

La decisione di Trump di alzare al 25% i dazi su 200 mld di dollari di importazioni dalla Cina mentre sono in corso gli incontri fra le delegazioni cinese e americana, conferma la svolta negativa dei negoziati.
Dopo gli eventi di questa settimana, anche nel caso favorevole (e probabile) di proseguimento delle trattative, il clima di distensione sul commercio internazionale degli ultimi mesi difficilmente potrà riassestarsi.
Il rischio di volatilità ed escalation delle tensioni sarà probabilmente percepito dalle imprese come un fattore strutturale, con conseguenze rilevanti per le decisioni produttive e per il clima di fiducia.
Le nuove previsioni della Commissione UE sull’Italia non differiscono molto da quelle del Governo (laddove si tenga conto delle diverse ipotesi su clausole di salvaguardia e proventi da privatizzazioni).

I market mover della settimana

Nell’area euro il focus sarà sulla stima di crescita del PIL tedesco che ci aspettiamo sia avanzato di 0,3% t/t. L’indice ZEW dovrebbe segnalare una stabilizzazione dell’economia tedesca dopo la frenata dei sei mesi precedenti. Le seconde stime confermeranno l’aumento dell’inflazione all’1,7% da 1,4% nell’area euro, di sette decimi in Germania al 2,1% e di un decimo all’1,2% sia in Italia che Francia.
La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti.
Le prime indagini di maggio dovrebbero confermare una modesta espansione dell’attività nel manifatturiero e stabilità della fiducia dei consumatori su livelli elevati.
Sarà importante monitorare il trend delle aspettative di inflazione delle famiglie e le indicazioni sui prezzi futuri delle imprese nell’attuale contesto di inflazione debole.
Per aprile, le vendite al dettaglio dovrebbero essere in ripresa moderata al netto di auto e benzina, e la produzione industriale dovrebbe essere invariata.

LEGGI il documento completo