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Weekly Economic Monitor

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10 Luglio 2020


Il punto

Il 17-18 luglio a Bruxelles il Consiglio Europeo farà il primo tentativo di raggiungere un compromesso sul piano per la ripresa e sull’ampliamento del quadro finanziario pluriennale proposto dalla Commissione.
Il punto di partenza è costituito da una proposta della Commissione Europea resa pubblicail 27 maggio. Tale proposta prospetta un pacchetto che comprende 1134 miliardi di impegni di spesa sull’orizzonte 2021-27, pari all’1,1% del reddito nazionale lordo dell’UE, nonché il lancio di un programma temporaneo aggiuntivo (Next Generation EU) di 750 miliardi, con orizzonte quadriennale.
Improbabile che la partita si chiuda al primo round. Più trasferimenti implicheranno maggiori controlli esterni su progetti e riforme.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, il focus della settimana sarà sulla riunione BCE di giovedì e sul Consiglio Europeo che inizierà venerdì.
L’indice ZEW tedesco, primo indicatore di fiducia relativo al mese di luglio, dovrebbe evidenziare ancora un miglioramento, assai più limitato rispetto ai mesi scorsi nella componente delle aspettative, e più sensibile per quanto concerne la situazione corrente.
Il dato sulla produzione industriale nell’intera Eurozona a maggio dovrebbe confermare quanto già visto nei dati per Paese, ovvero un netto recupero su base congiunturale, che lascia però l’output in ampio calo su base annua.
La seconda lettura dei dati sui prezzi al consumo di giugno dovrebbe confermare la risalita dell’inflazione annua in Germania e nell’insieme dell’area euro (a 0,8% e 0,3%, rispettivamente), e viceversa l’ulteriore calo in Francia (a 0,1%) e Italia (a -0,4%).
La settimana ha molti dati di rilievo in uscita negli Stati Uniti.
La prima indagine del manifatturiero a luglio dovrebbe segnare un ampio aumento in territorio espansivo, mentre i sussidi di disoccupazione dovrebbero rimanere su livelli elevati, coerenti con un miglioramento molto graduale del mercato del lavoro.
Fra i dati di giugno, le vendite al dettaglio, i nuovi cantieri residenziali e la produzione industriale dovrebbero confermare la prosecuzione della ripresa iniziata a maggio in tutti i settori.

 


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