Weekly Economic Monitor
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08 Gennaio 2021
Il punto
Stati Uniti. Habemus Praesidentem!
Un evento di assoluta routine in più di 200 anni di storia americana è stato segnato da un processo di incertezza e violenza senza precedenti, ma ora Biden e Harris sono stati nominati presidente e vice-presidente, garantendo che il 20 gennaio ci sarà il passaggio delle consegne alla Casa Bianca.
Gli eventi di inizio gennaio avranno però conseguenze, non tutte negative, sullo scenario politica americano.
COVID-19.
La seconda ondata pandemica sembra più persistente della prima, anche perché le misure di contenimento sono state questa volta più timide e tardive.
L’avvio della campagna vaccinale sembra abbastanza spedito da portare all’immunizzazione di una maggioranza di soggetti a rischio entro metà 2021, ma (come atteso) avrà ancora poco impatto nel 1° trimestre.
L’implicazione è che le misure restrittive continueranno ad esercitare un impatto economico negativo importante anche nel 1° trimestre 2021, rinviando al secondo il rimbalzo.
I market mover della settimana
Nell’area euro, la settimana è povera di indicatori congiunturali.
I dati di produzione industriale a novembre nell’Eurozona e in Italia dovrebbero mostrare una flessione, dopo il rimbalzo di ottobre.
La seconda lettura dei dati sui prezzi al consumo di dicembre in Francia è attesa confermare il calo a zero (ai minimi da quasi cinque anni).
In settimana usciranno diversi dati di rilievo negli Stati Uniti.
Gli indici di prezzo di dicembre dovrebbero registrare un rialzo più forte che a novembre, con il CPI in aumento di 0,4% m/m per l’indice headline e di 0,2% m/m per quello core.
Le vendite al dettaglio di dicembre sono attese in modesto calo, non preoccupante alla luce dell’arrivo a breve del nuovo stimolo fiscale.
La produzione industriale di novembre dovrebbe essere positiva, grazie al contributo del manifatturiero.
La fiducia dei consumatori a gennaio è attesa in calo per via del peggioramento dei contagi.