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Weekly Economic Monitor

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06 dicembre 2018


Il punto

BCE: l’ultima riunione del 2018 sarà ancora scarna di annunci.
Potrebbe essere forse prorogata ancora la piena allocazione, mentre gli annunci su reinvestimenti e rifinanziamento a lungo termine arriveranno soltanto nel corso del 2019.
Nello scenario macroeconomico, la BCE segnalerà una maggiore incertezza.
Brexit: le cose si mettono subito male per il Governo, alle prese con la ratifica parlamentare dell’accordo raggiunto con l’UE.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro il focus sarà sulla riunione BCE che vedrà la pubblicazione delle stime macro per il periodo 2019–2021 e che preparerà i prossimi passi nel sentiero di normalizzazione della politica monetaria.
Sul fronte dei dati, l’indice ZEW sulle attese dovrebbe segnalare un recupero di fiducia in Germania e nella zona euro.
L’indice PMI composito dovrebbe risalire a dicembre a 53 dopo i cali dei due mesi precedenti fino a 52,4. Riteniamo che il rallentamento dei mesi estivi e inizio autunno sia temporaneo e che i fondamentali siano ancora tali da supportare il proseguimento della fase di crescita appena al di sopra del potenziale.
I dati sul commercio estero tedesco forniranno indicazioni su di un eventuale recupero o stabilizzazione dell’export, dopo la debolezza estiva.
I dati su crescita degli occupati e costo del lavoro nella zona euro dovrebbero indicare una tenuta del mercato del lavoro e modesta accelerazione dei salari nei mesi estivi.
La produzione industriale italiana potrebbe mostrare un recupero solo marginale a ottobre, dopo il calo di settembre.
Nel Regno Unito, martedì 11 il Parlamento voterà sull’accordo di recesso.
Una bocciatura appare quasi certa, dopo di ché il governo dovrà svelare il suo piano B.
La settimana ha molti dati in uscita negli Stati Uniti.
Il focus sarà sui prezzi di novembre, ma usciranno anche diversi dati rilevanti per l’andamento dell’attività nel 4° trimestre. A novembre, l’inflazione risentirà del crollo del prezzo del greggio: il CPI dovrebbe essere in rialzo di 0,1% m/m, mentre l’indice core dovrebbe aumentare in linea con il trend (+0,2% m/m); il PPI dovrebbe segnare un incremento di 0,1% m/m, mentre i prezzi all’import dovrebbero calare di -0,6% m/m.
La produzione industriale di novembre è attesa in aumento di 0,2% m/m e le vendite al dettaglio dovrebbero crescere di 0,1% m/m, frenate dal calo del prezzo della benzina.

 


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