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Weekly Economic Monitor

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05 luglio 2019


Il punto

Italia: pericolo scampato (per ora).
La buona notizia, però, non è che la Commissione non abbia proposto l’apertura di una procedura di infrazione, ma che il deficit 2019 sia stato riportato al 2%, in parte a causa di fattori strutturali.
Inoltre, il crollo dei differenziali di tasso, anche se non è tutto dovuto all’annuncio della Commissione, dimostra che la prudenza sui conti può produrre benefici aggiuntivi sul fronte della spesa per interessi, liberando spazio fiscale.
Una lezione che, si spera, sarà applicata nella definizione della manovra 2020. Questa rimane un grosso scoglio da superare.
Stati Uniti . A due settimane dalla riunione del FOMC di giugno, un aggiornamento sulle nuove informazioni disponibili include dati molto forti per il mercato del lavoro e i consumi, misti nelle altre aree, insieme a una stabilizzazione del quadro della politica commerciale.
I verbali della riunione di giugno, in uscita il 10/7, e le audizioni di Powell in Congresso (10/7 e 11/7) potrebbero guidare la lettura di dati ed eventi per valutare le condizioni che porterebbero a un taglio dei tassi già a fine luglio.
Con le informazioni disponibili, in media positive, il FOMC si troverà in una posizione difficile a luglio, viste le aspettative di tagli imminenti molto radicate mentre i rischi si sono, per ora, rivelati meno ampi di quanto atteso a giugno.

 

I market mover della settimana

Nell’area euro, in calendario ci sono i dati di produzione industriale di maggio: il dato per l’eurozona dovrebbe indicare un avanzamento di 0,2% m/m, in Germania ci aspettiamo un miglioramento di 0,5% m/m, in Francia di 0,6% m/m mentre in Italia prevediamo ancora un mese fiacco.
La seconda stima dell’inflazione tedesca di giugno dovrebbe confermare la modesta accelerazione dell’indice nazionale (all’,16%) e la stagnazione di quello armonizzato (all’1,3%).
La settimana ha pochi dati in uscita negli Stati Uniti .
Il focus sarà sulle audizioni di Powell in Congresso e sui verbali della riunione del FOMC, che potrebbero dare informazioni sulle opinioni riguardo al sentiero dei tassi e alle condizioni che porterebbero a un taglio dei fed funds a luglio.
I dati in uscita riguardano l’inflazione, con il CPI e il PPI core attesi in rialzo di 0,2% m/m a giugno.

 


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