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Weekly Economic Monitor

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05 giugno 2020


Il punto

La Banca Centrale Europea ha preferito non rinviare l’atteso annuncio su incremento ed estensione del PEPP. Il programma di acquisti continuerà fino al giugno 2021, la sua dimensione sale a 1350 miliardi di euro e le scadenze saranno reinvestite fino alla fine del 2022.
Tutto sommato, è un annuncio abbastanza aggressivo.
Se lo scenario centrale di previsione si confermerà corretto, probabilmente questo si rivelerà l’ultimo allentamento significativo della politica monetaria durante la crisi pandemica.

I market mover della settimana

Il calendario economico dell’area euro vedrà la lettura finale del PIL Eurozona del primo trimestre, che ci aspettiamo confermi la stima preliminare a -3,8% t/t. Sono in uscita anche i dati di produzione industriale di aprile per l’Eurozona, la Germania, l’Italia e la Francia: ci aspettiamo un ulteriore e diffuso crollo dell’attività che potrebbe preludere a un inizio di risalita da maggio.
Il focus della settimana negli Stati Uniti sarà sulla riunione del FOMC, che dovrebbe lasciare gli strumenti di policy invariati, ma potrebbe iniziare a delineare la strategia di azione dei prossimi trimestri, in particolare quando e come verranno modificati la forward guidance e le informazioni sul sentiero degli acquisti di titoli. Fra i dati, le informazioni con frequenza settimanale saranno al centro dell’attenzione: nuove richieste di sussidio, sussidi esistenti e vendite settimanali, che dovrebbero confermare il miglioramento collegato alla fine del lockdown.
I dati mensili sui prezzi (CPI, PPI e prezzi all’import) di maggio dovrebbero indicare una stabilizzazione, dopo due mesi ampiamente negativi.
La fiducia dei consumatori preliminare di giugno potrebbe risentire negativamente dei disordini sociali delle ultime settimane, frenando l’aumento di ottimismo collegato alla fine del lockdown.

 


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