Weekly Economic Monitor
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04 ottobre 2019
Il punto
Italia: l’ultimo aggiornamento del quadro di riferimento per la politica fiscale segue la traccia impostata dai precedenti governi. L’impatto netto è marginalmente espansivo, con trasmissione soprattutto attraverso i bilanci delle famiglie.
La prevista riduzione del debito non sarà conseguibile, se la crescita del PIL non accelererà come atteso dal governo.
Lo stato dell’economia mondiale: le indagini congiunturali PMI di settembre mostrano un quadro più diversificato, con segnali di ripresa dell’attività manifatturiera in alcune economie emergenti.
Però nei prossimi mesi dovrà essere assorbito lo shock di nuovi aumenti delle barriere doganali.
I market mover della settimana
Nella zona euro, sono in calendario i dati di produzione industriale di agosto: in Francia, la produzione è vista aumentare (0,2% m/m) a un ritmo simile a quello di luglio. Un calo è atteso in Germania, mentre in Italia ci attendiamo un rimbalzo dopo due mesi consecutivi di contrazione.
L’Eurogruppo tornerà a occuparsi di nomine BCE e del budget comune dell’Eurozona.
I dati in uscita negli Stati Uniti la prossima settimana sono pochi: inflazione di settembre e fiducia dei consumatori di ottobre.
Il CPI core dovrebbe registrare un incremento di 0,2% m/m, dopo tre rialzi consecutivi di 0,3% m/m. Il PPI core è previsto in aumento di 0,2% m/m, mentre i prezzi all’import dovrebbero essere invariati, sulla scia del continuo apprezzamento del cambio.
La fiducia dei consumatori rilevata dall’Univ. of Michigan dovrebbe correggere ancora, segnalando che il picco della crescita dei consumi è alle spalle.