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Stati Uniti – Verbali FOMC: via libera a rialzi da 50 pb e alla riduzione del bilancio

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

I verbali della riunione del FOMC di marzo, come atteso, hanno suggellato le aspettative di via libera per una rimozione rapida dello stimolo monetario su tutti i fronti.
I verbali riportano che il Comitato ha considerato seriamente un rialzo di 50 pb a marzo, è favorevole a interventi ampi sui tassi e ha definito il programma di riduzione del bilancio più veloce rispetto all’esperienza del ciclo precedente, da iniziare già a maggio.
Il sentiero dei tassi sarà ripido.
Dai verbali emerge che lo scenario economico secondo “tutti i partecipanti” richiede una svolta della politica monetaria, in una fase di crescita “molto forte.
Il mercato del lavoro è giudicato “molto sotto pressione” ed è caratterizzato da persistente eccesso di domanda, con salari in rialzo diffuso ora a tutti i settori.
L’inflazione è ancora in aumento, con rischi valutati verso l’alto.
Per quanto riguarda la guerra, il consenso ritiene che gli effetti siano incerti, ma probabilmente saranno dominanti le pressioni verso l’alto sui prezzi rispetto a quelle verso il basso sulla crescita.
Nella discussione sulla politica monetaria, “molti partecipanti” avrebbero preferito un rialzo di 50 pb a marzo, ma “un certo numero” ha poi giudicato appropriato un rialzo di 25 pb per via dell’incertezza associata all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia.
La decisione in parte probabilmente è stata “forzata” dall’indicazione esplicita fatta precedentemente da Powell a favore di una mossa di 25 pb.
Il consenso riteneva appropriato spostare la stance della politica monetaria verso la neutralità “velocemente.
In conclusione, sul fronte dei tassi, i verbali confermano quanto emerso nei discorsi successivi alla riunione: i rialzi dei tassi saranno rapidi e probabilmente superiori a 50 pb a una o più riunioni, con l’obiettivo di arrivare al 2,5% piuttosto rapidamente e di valutare l’eventuale grado di restrizione necessario successivamente per riportare inflazione e mercato del lavoro verso gli obiettivi della Fed.
Manteniamo la previsione di due rialzi consecutivi di 50 pb a maggio e giugno, seguiti da interventi successivi che portino i fed funds alla neutralità (2,5%) entro l’autunno.
Riduzione “spedita” del bilancio: inizio già a maggio.
Il Comitato ha discusso le proposte per la riduzione del bilancio presentate dallo staff e concluso che il programma dovrebbe prevedere a regime limiti mensili al reinvestimento delle scadenze per un totale di 95 mld di dollari (60 mld di Treasury e 35 mld di MBS).
Pertanto, sembra probabile che già nella settimana successiva alla riunione di maggio (che si svolge il 4 maggio) potrebbe essere annunciata una sequenza di limiti, da circa 20 mld per i Treasury e 10 mld per MBS a maggio, in aumento verso 60mld+35mld già a giugno.
La riduzione del bilancio nel 2022 dovrebbe essere pari a circa 650 mld di dollari, prevalentemente accompagnata da una correzione delle riserve.
La discussione sul bilancio ha riguardato anche la scelta dei titoli da non reinvestire, con un consenso prevalente a favore dell’ipotesi di lasciare scadere titoli con cedola e solo in misura residua T-bill.
Nel lungo termine, tuttavia, il consenso sembra incline a prevedere una riduzione dei T-bill in portafoglio.
La guidance della Fed è superata in tempo reale dagli eventi: il grafico a punti non vale nulla.
In conclusione, i verbali non hanno fatto altro che suggellare i messaggi hawkish emersi in modo esplicito e diffuso dopo la riunione, segnalando un ampio consenso a favore di rialzi dei tassi consecutivi e potenzialmente maggiori di 25 pb mirati a raggiungere in tempi relativamente rapidi la neutralità.

 


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