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Verbali FOMC: alle soglie della “calibrazione” dei rialzi

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

I verbali della riunione del FOMC di settembre hanno confermato l’intenzione di proseguire con rialzi dei tassi per riportare sotto controllo l’inflazione, sottolineando che l’inasprimento della politica monetaria e la restrizione delle condizioni finanziarie hanno un ruolo centrale per riequilibrare domanda e offerta.
Secondo i partecipanti, il mercato del lavoro resta molto sotto pressione” e dovrà indebolirsi per ridurre le spinte su prezzi e salari.
L’inflazione è giudicata inaccettabilmente alta” e su un sentiero più elevato e persistente delle attese.
La valutazione dello scenario economico non ha fornito sorprese ed è in linea con il proseguimento della stretta monetaria aggressiva delineata con l’ampio spostamento verso l’alto del grafico a punti visto a settembre.
Nella discussione sulla strategia di politica monetaria, si rilevano due punti cruciali.
* Da un lato, si ripete che “il costo di un’azione insufficiente per ridurre l’inflazione è probabilmente superiore a quello di un’azione eccessiva, e che la politica monetaria dovrà restare restrittiva “fino a quando necessario”, ribadendo la posizione aggressiva che ha determinato l’aggressivo spostamento verso l’alto del grafico a punti.
* Dall’altro lato, tuttavia, dai verbali emerge il secondo punto, che verrà dibattuto dalla prossima riunione in poi e determinerà il sentiero nel medio termine, cioè la “calibrazione” dei rialzi una volta che i tassi saranno in area restrittiva.
Andando avanti, “i rischi diventeranno più bidirezionali, riflettendo l’emergere del rischio negativo che la restrizione cumulata della domanda aggregata superi quella necessaria per riportare l’inflazione al 2%”.
-In conclusione, i verbali non hanno fornito novità rilevanti rispetto a quanto emerso dopo la riunione di settembre, ma hanno iniziato a identificare la seconda fase di questo ciclo restrittivo, cioè quella della “calibrazione” dei rialzi e della valutazione degli effetti della restrizione già attuata.
Tuttavia, il FOMC potrebbe modificare le condizioni richieste finora per ridurre il ritmo dei rialzi, cioè un rallentamento della dinamica mensile dei prezzi, e preparare una strada di aumenti dei tassi più contenuti rispetto ai 75 pb delle ultime riunioni.

 


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