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Mercato del lavoro al collasso: alcuni spiacevoli calcoli aritmetici

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

I dati dei nuovi sussidi di disoccupazione e l’employment report di marzo hanno dato un’immagine drammaticamente negativa del mercato del lavoro a marzo. Purtroppo, è solo la punta dell’iceberg della disoccupazione prevedibile per il 2° trimestre.
Suddividendo la forza lavoro del 2018 (159,213 mln) fra le due macro-voci, i settori direttamente vulnerabili impiegano il 23% del totale (37,112 mln) e quelli non immediatamente vulnerabili impiegano il restante 77% (122,08 mln).
L’impatto sull’occupazione potrebbe essere intorno a -32,8 mln, di cui -26 mln nei settori direttamente vulnerabili e -6,7 mln in quellinon direttamente vulnerabili. Con questo numero di nuovi disoccupati, il tasso di disoccupazione sarebbe intorno a 24%.
Anche ipotizzando un più massiccio calo del tasso di partecipazione, il tasso di disoccupazione si manterrebbe oltre il 20%.
Il semplice calcolo effettuato sui settori in base alla loro vulnerabilitànon implica che i circa 32 mln di individui per cui si prevede la perdita del lavoro perdano anche il reddito corrispondente.
Infatti, un’elevata percentuale di individui riceveranno sussidi di disoccupazione e potrebbe essere mantenuta fra le buste paga delle imprese che faranno richiesta di prestiti garantiti dal Tesoro e previsti dal CARES Act.

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