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Stati Uniti: Il FOMC è quasi pronto a “parlare di parlare” di tapering, ma richiederà altre conferme dai dati

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

La riunione del 15-16 giugno non dovrebbe modificare le politiche in atto, ma probabilmente sarà uno spartiacque per il sentiero della politica monetaria, segnalando ufficialmente che il momento di discutere di tapering si sta avvicinando.
La riunione del FOMC di giugno dovrebbe mantenere invariata la politica monetaria e la guidance, ma il comunicato dovrebbe rilevare un ulteriore miglioramento congiunturale rispetto alla base di dicembre 2020, segnalando ancora che il rialzo dell’inflazione deriva da fattori transitori.
Anche il quadro sanitario dovrebbe essere valutato in modo più positivo, senza però eliminare il riferimento alla persistenza di rischi collegati a COVID-19.
Le proiezioni macroeconomiche dovrebbero apportare significative revisioni verso l’alto per la crescita e l’inflazione a fine 2021 e fine 2022, con una possibile riduzione del tasso di disoccupazione atteso a fine 2021.
In ogni caso, i dati resteranno i protagonisti in questa fase di pre-svolta.
A nostro avviso, con lo spostamento della domanda verso i servizi, il controllo della pandemia e la fine dell’integrazione dei sussidi, i vincoli all’offerta di beni e di lavoro dovrebbero ridursi, agevolando la prosecuzione della ripresa.
Per quanto riguarda l’inflazione, il rialzo attuale è secondo noi radicato negli aggiustamenti settoriali, per loro natura temporanei. Tuttavia, sottolineiamo rischi verso l’alto per la dinamica dei prezzi.
La conferenza stampa di Powell sarà il veicolo per la preparazione al tapering.

 


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