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Stati Uniti – Cruscotto dell’inflazione

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

La politica monetaria della Fed nei prossimi trimestri sarà guidata esclusivamente dall’inflazione.
Il CPI di giugno, in uscita mercoledì 14 luglio, dovrebbe mostrare un ulteriore rialzo della variazione annua, a 8,8% a/a, e un altro aumento mensile “extra-large” dell’indice core (0,6% m/m).
L’aspettativa di un possibile ripiegamento dell’inflazione annua a luglio, sulla scia del recente calo del prezzo della benzina, non modifica, a nostro avviso, la previsione di un rialzo dei tassi di 75pb alla riunione FOMC di luglio e di almeno 50pb a settembre e a novembre.
Le pressioni sui prezzi resteranno ampie nel secondo semestre, anche se alcuni comparti (input ex-lavoro) stanno iniziando a stabilizzarsi o a mostrare segni di rallentamento.
La domanda elevata di lavoro, a fronte di un’offerta sempre frenata da Covid, continuerà a spingere i salari e non permetterà alla Fed di abbassare la guardia.
I timori di recessione non dovrebbero modificare il sentiero aggressivo dei tassi, anche perché la dinamica occupazionale solida e il risparmio delle famiglie limiteranno nei prossimi mesi il rallentamento dei consumi e della crescita ora in atto.
I rischi di recessione sono comunque significativi su un orizzonte a 6-9 mesi.

 


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