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USA – CPI core di aprile: stabilità, senza segnali di svolta

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a cura di Giovanna Mossetti


ABSTRACT

Il CPI ad aprile è aumentato di 0,4% m/m (4,9% a/a, dal picco di 9,1% a/a a giugno 2022), dopo 0,1% m/m del mese precedente.
L’energia ha registrato un rialzo di 0,6% m/m (-5,1% a/a), spinto dalla benzina, che ha più che compensato le correzioni delle altre componenti del comparto energetico.
Per gli alimentari, la variazione è stata nulla per il secondo mese consecutivo, con una contrazione di -0,2% m/m per gli alimentari consumati a casa, e un rialzo della ristorazione ancora solido (0,4% m/m).
Le variazioni positive dei prezzi sono diffuse all’abitazione, principale contributore alla variazione totale, e a gran parte dei servizi (ricreazione, cura personale), oltre che a diverse categorie di beni, fra cui auto usate e abbigliamento.
Auto nuove e tariffe aeree registrano invece correzioni.
L’indice core ha registrato una variazione di 0,4% m/m, come a marzo, segnalando una stabilizzazione dei rialzi da inizio 2023.
La variazione tendenziale, a 5,5% a/a (da 5,6% a/a di marzo) indica persistenza dell’inflazione su livelli elevati e l’interruzione del trend verso il basso visto nella seconda metà del 2022.
Il focus per lo scenario dei prezzi resta concentrato sui servizi core ex-abitazione, che non accennano a rallentare.
La dinamica mensile core nei prossimi trimestri mesi potrà rallentare ulteriormente per via della svolta attesa nel comparto “pesante” dell’abitazione.
Tuttavia, i prezzi dei servizi core ex-abitazione, legati all’andamento dei salari e dell’eccesso di domanda di lavoro, non danno segni di ritracciamento e si mantengono su un trend non coerente con un rallentamento dell’inflazione.
I dati del CPI di marzo, pur mostrando una stabilizzazione della dinamica mensile, sia per il CPI core sia per i servizi ex-energia, danno informazioni ancora non particolarmente incoraggianti.
Infatti, a fronte di un continuo rallentamento della crescita degli affitti, non si rileva un indebolimento omogeneo dei prezzi degli altri servizi core.
Nonostante ciò, riteniamo che lo scenario centrale per i tassi dei fed funds sia di stabilità.

 


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