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Spagna: COVID-19, cronaca di una recessione annunciata

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

La crisi sanitaria provocata dall’epidemia di COVID-19 sta aprendo le porte ad una violenta crisi economica.
La recessione, inevitabile, sarà infatti particolarmente forte anche nell’ipotesi piuttosto ottimista di misure di contenimento stringenti fino al 9 maggio.
Secondo le nostre stime la contrazione del PIL dovrebbe essere compresa tra il -7,3% ed il -12,7% quest’anno.
I conti pubblici vedranno un deterioramento che potrebbe portare il rapporto deficit-PIL intorno al 9% ed il rapporto debito-PIL oltre il 109%.
Per gli scenari analizzati, è probabile un rimbalzo dei consumi e dell’attività produttiva, sebbene non in tutti i settori.
La crisi, ampiamente annunciata, è prevista essere forte e segnerà un ritorno dell’attività economica e dell’occupazione ai livelli pre-pandemici non prima del 2022.
Il Governo ha annunciato, tra il 12 ed il 17 marzo, di mettere a disposizione dell’economia spagnola fino a 200 miliardi (117 miliardi circa di risorse pubbliche, a cui si aggiungerebberofinanziamentidai privati).
Il pacchetto economico dovrebbe superare i 30 miliardi di euro, pari a circa il 2,5% del PIL.
Sono previste spese per oltre 4 miliardi di euro per finanziare il settore sanitario ed i servizi di base.
Un differimento di tutte le imposte da parte delle piccole e medie imprese e degli autonomi, con un costo stimato dal Governo di circa 14 miliardi.
Un dispositivo eccezionale di “disoccupazione parziale” (Expediente de Regulación Temporal de Empleo, ERTE) sul modello del Kurzarbait tedesco che permette alle aziende, colpite dal calo della domanda, di ridurre le ore lavorative senza dover licenziare. Il Governo ha previsto, inoltre, semplificazioni nelle procedure di accesso ai sussidi di disoccupazione, nonché un ampliamento della platea dei soggetti, con una spesa complessiva prevista, intorno ai 5 miliardi.
La creazione di una linea di finanziamento specifica da parte dell’Instituto de Crédito Oficial (ICO) per un importo di 400 milioni di euro per il settore turistico, nonché le attività correlate; lo Stato, sempre attraverso l’ICO, garantirà fino a 100 miliardi di euro per facilitare la concessione di prestiti alle imprese e ai lavoratori autonomi.
Infine, il Governo può assumere il potere di regolare i prezzi di alcuni prodotti necessari per la protezione della salute e per la sussistenza; nonchè controlli sulla proprietà delle grandi imprese di rilevanza strategica.
In questi giorni, il Governo sta accelerando per la predisposizione di un reddito minimo per le famiglie in difficoltà economica ed ha già previsto la sospensione nel pagamento delle rate dei mutui per i gruppi vulnerabili, oltre alla sospensione del pagamento di utenze e bollette.

 


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