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Il PNRR italiano: “lavori in corso”

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a cura di Paolo Mameli


ABSTRACT

Il PNRR italiano appare ben “incardinato”, e le prime scadenze previste per il 2° e 3° trimestre di quest’anno sono state rispettate o sono in via di completamento.
Il piano concordato con la Commissione include in tutto 528 scadenze, tra “traguardi” e “obiettivi”, ma la condizionalità appare ridotta nella parte iniziale del programma.
In ogni caso, lo sforzo richiesto entro fine anno in tema di riforme appare sfidante.
Lo scorso 13 agosto, la Commissione europea ha erogato all’Italia a titolo di prefinanziamento 24,9 miliardi di euro, pari al 13% dell’importo totale (191,5 miliardi) deliberato a favore del Paese in sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi) nel quadro del Dispositivo per la Ripresa e la Resilienza.
Come noto, ai 191,5 miliardi del DRR propriamente detto si aggiungono oltre 13 miliardi provenienti dal programma React-EU (dei quali sono stati già assegnati all’Italia, lo scorso 17 settembre, 4,7 miliardi) e oltre 30 miliardi che il Governo Draghi ha messo a disposizione attraverso la creazione di un Fondo complementare finanziato con risorse nazionali, portando così il piano di rilancio italiano a oltre 235 miliardi.
Al netto del pre-finanziamento da 24,9 miliardi, i 191,5 miliardi destinati all’Italia saranno erogati in 10 rate alla fine di ciascun semestre (l’ultima a metà 2026); ogni rata avrà un importo variabile tra 12,6 e 24,1 miliardi. La distribuzione degli esborsi non è uniforme nel tempo ma è più marcata nel periodo iniziale del programma.
Il documento pattuito tra l’Italia e la Commissione include anche, come detto, il dettaglio delle condizioni che dovranno essere rispettate per ottenere le varie tranche, e che riguardano  l’attuazione sia degli investimenti che delle riforme inclusi nel PNRR dell’Italia.
Rispetto alla bozza inviata dal Governo italiano, la Commissione ha incrementato sensibilmente gli obiettivi, introducendo diversi target intermedi negli anni centrali dell’orizzonte del Piano (2023-24).
Tali condizioni sono ben 528: si tratta di 314obiettivi” di tipo quantitativo (target) e di 214traguardi” di ordine qualitativo (milestone).
Dell’insieme di queste 528 condizioni, 380 riguardano gli investimenti (261 gli obiettivi e 119 i traguardi) e 148 le riforme (53 gli obiettivi e 95 i traguardi).

 


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