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Italia: fiducia delle imprese in rialzo a gennaio, in calo il morale dei consumatori

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a cura di Andrea Volpi


ABSTRACT

A gennaio l’indice composito IESI di fiducia delle imprese è cresciuto per il terzo mese attestandosi a 109,1 da un precedente 107,9, ritornando sui massimi dallo scorso agosto.
Il miglioramento risulta diffuso a manifattura, servizi e costruzioni mentre è calato nel commercio al dettaglio.
Tra i consumatori invece il morale è sceso a 100,9 da 102,5 di dicembre ma rimane al di sopra dei livelli medi del 2° semestre dello scorso anno.
Il calo della fiducia dei nuclei famigliari è superiore alle nostre attese (già più pessimiste rispetto al consenso) ma non è particolarmente sorprendente dopo che l’indice era salito molto a dicembre.
Tuttavia, le aspettative d’inflazione confermano la tendenza al ribasso dei mesi scorsi, in territorio negativo per il secondo mese e sui minimi da marzo 2021.
La fiducia manifatturiera è invece tornata a salire dopo l’inatteso calo registrato a fine 2022 portandosi a 102,7 da 101,5, un massimo dallo scorso agosto.
Sono stati ordini e produzione a guidare i progressi, tuttavia gli indici relativi restano in territorio negativo confermando come l’industria sia ancora in contrazione.
In crescita anche il morale nei servizi (104,2 da 102,4) e nelle costruzioni (158,8 da 156,6) mentre è calato nel commercio al dettaglio (110,3 da 112,4).
Dopo aver toccato un minimo in ottobre le indagini sembrano essere entrate in una fase di recupero ma restano su livelli coerenti con un’attività economica ancora debole a inizio 2023.
Il PIL dovrebbe aver subito una contrazione complessivamente contenuta nel 4° trimestre del 2022 mentre i rischi al ribasso sul 1° trimestre del 2023 si stanno ridimensionando grazie anche al calo dei prezzi energetici.
Ci aspettiamo che l’inflazione rallenti nei prossimi mesi ma prezzi elevati dovrebbero comunque continuare a pesare sulla domanda interna, la restrizione monetaria contribuirà a frenare l’attività economica mentre il tema della sicurezza energetica rappresenterà ancora una rilevante fonte d’incertezza.
Dopo la robusta ripresa registrata nel biennio 2021-22 prevediamo un rallentamento della crescita del PIL nel 2023 allo 0,6%.

 


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