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Germania: le misure governative rallentano l’inflazione

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

In Germania a giugno l’inflazione armonizzata è scesa all’8,2% a/a (consenso: 8,8%) dall’8,7% precedente.
Su base nazionale l’inflazione è invece calata al 7,6% a/a dal 7,9% di maggio.
Lo spaccato parziale dell’indice dei prezzi al consumo su base nazionale pubblicato da Destatis mostra come il rallentamento sia dovuto esclusivamente alle componenti energia (38% a/a da 38,3% precedente) e servizi (2,1% da 2,9% precedente).
Rimane stabile all’1,7% a/a l’inflazione degli affitti.
La stima flash dai Länder indica che il ribasso viene da carburanti e trasporti, scesi, ad esempio, del -4,8% m/m e del -6,4% m/m in Sassonia; le componenti hanno beneficiato del taglio (partito il 1° giugno e in vigore per tre mesi) sul prezzo della benzina e del diesel e del ribasso a 9€ al mese dell’abbonamento per il trasporto pubblico.
Ad ogni modo, la crescita di beni manufatti, come elettrodomestici e arredamento, ed alimentari conferma, invece, che i rialzi dei prezzi a monte (rincari dell’energia, persistenza di colli di bottiglia all’offerta) stanno diventando più pervasivi.
Non ci aspettiamo, per adesso, nuovi significativi rialzi dell’inflazione sino ad agosto, in quanto l’impatto delle misure governative potrebbe spiazzare in parte l’effetto dell’onda di trasmissione dei rincari energetici.
La dinamica salariale dovrebbe accelerare bruscamente nella seconda parte dell’anno ma è attesa restare decisamente meno vivace di quella dei prezzi.
In media annua, l’inflazione tedesca dovrebbe assestarsi al 7,4% sull’indice armonizzato, in un contesto di ampia incertezza.
I rischi sul nostro scenario rimangono verso l’alto.
Visti i primi dati preliminari di giugno rivediamo al ribasso di circa due decimi, all’8,4%, le nostre previsioni per l’inflazione armonizzata relativa al complesso dell’area euro che verrà pubblicata venerdì.

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