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Germania: inflazione fuori controllo

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a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

A settembre, in Germania, l’inflazione è cresciuta ben oltre ogni attesa, portandosi al 10,9% a/a dall’8,8% precedente sull’indice armonizzato UE (massimo dall’inizio delle rilevazioni nel 1997).
Su base nazionale l’inflazione è invece balzata al 10% a/a dal 7,9% di agosto, record dagli anni ‘50.
Lo spaccato parziale dell’indice dei prezzi al consumo su base nazionale pubblicato da Destatis suggerisce come siano ancora le componenti energia (43,9% a/a) ed alimentari (a 18,7% da 16,6% precedente) a trainare l’inflazione ma con un’accelerazione della crescita dei listini diffusa però anche ai servizi (3,6% a/a da 2,2%).
Cala invece all’1,7% a/a l’inflazione degli affitti.
La stima flash dai Länder indica che il rialzo viene soprattutto da carburanti e trasporti, saliti, ad esempio, del 15,1% m/m e del 10,5% m/m in Baviera; in particolare, l’aumento della componente trasporti è legato alla fine della riduzione a 9€ al mese dell’abbonamento per il trasporto pubblico.
La crescita di abbigliamento ed alimentari conferma che la trasmissione dei rincari energetici sta diventando più pervasiva.
Ci aspettiamo che l’inflazione armonizzata si attesti in media all’8,7% nel 2022 e oltre il 7% nel 2023.
Nei prossimi mesi l’inflazione continuerà a salire e sarà solo parzialmente frenata da nuove misure calmieranti; verso la fine del 1° trimestre 2023 la crescita tendenziale dei prezzi dovrebbe poi spostarsi su un trend stabile di moderata discesa.

 


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