Seguci su twitter

Categorie

Germania – IFO: sarà una recessione meno profonda del previsto

LEGGI il documento completo

a cura di Aniello Dell’Anno


ABSTRACT

L’indice IFO è salito ancora a dicembre, a 88,6 punti da un precedente 86,4, circa in linea con le nostre previsioni ma ben sopra le stime di consenso (87,4).
L’aumento è legato ad aspettative meno negative per i prossimi sei mesi (+3 punti, a 83,2).
Il minor pessimismo riguarda anche il giudizio sulla situazione corrente che sale a 94,4 dopo 6 mesi di cali consecutivi.
Il miglioramento di questo mese è spiegato da un prezzo del gas più basso rispetto ai picchi estivi, un minore rischio di riduzione dei flussi e alle misure anti-rincari, in particolare il tetto massimo ai prezzi di gas ed elettricità, approvate dal Governo.
In ogni caso, sia l’indice sintetico che gli indicatori su situazione corrente e attese sono ben al di sotto della media di lungo termine e continuano a segnalare una recessione dell’economia tedesca.
In linea con il PMI, il sondaggio IFO suggerisce un miglioramento dell’attività manifatturiera a -5,6 da -11,5 che, però, rimane ancora su livelli storicamente depressi.
L’incertezza si è ridotta e gli ordini inevasi sono diminuiti.
La fiducia delle imprese è salita anche nei servizi, passando a -1,2 punti da -5,3 di novembre.
Migliora il quadro nel commercio all’ingrosso (-16,6 da -23,5) e nel commercio al dettaglio (-25,1 da -31,4).
Il settore delle costruzioni conferma la fase di forte debolezza con l’indice che continua a scendere ogni mese.
Riteniamo ancora probabile una recessione tra fine 2022 e inizio 2023 che porterà ad una contrazione del PIL di -0,5% in media annua nel prossimo anno.
Le misure fiscali, infatti, compenseranno solo in parte la perdita di potere d’acquisto delle famiglie; inoltre, nei prossimi mesi si intensificheranno gli effetti negativi legati all’aumento dei tassi di interesse e al rallentamento della domanda estera.
Tuttavia segnaliamo rischi al ribasso in forte diminuzione rispetto al mese scorso.
Infine, mercoledì scorso l’istituto IFO ha pubblicato le stime di crescita e di inflazione per il 2023, che vedono una contrazione solo marginale del PIL, a -0,1% (meno marcata rispetto a qualche mese fa) ed una crescita media annua dei prezzi al consumo in rallentamento al 6,4% dal 7,8% del 2022, per effetto delle misure anti-rincari programmate dal Governo.

 


LEGGI il documento completo